Se presenti il 730 con rimborso, preparati ad aspettare: ecco perché in molti riceveranno i soldi solo a marzo 2026
Molti contribuenti attendono con ansia il rimborso fiscale dopo aver presentato la dichiarazione dei redditi, ma in alcuni casi l’attesa può essere più lunga del previsto. Capita infatti che il rimborso del 730 slitta a marzo 2026, anche per chi ha inviato la documentazione correttamente e nei tempi previsti.

Le tempistiche di erogazione variano in base a diversi fattori: la presenza o meno del sostituto d’imposta, l’importo del rimborso spettante e gli eventuali controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate. Per chi presenta il modello 730/2025 entro la fine di giugno, con l’indicazione del sostituto d’imposta, il rimborso può arrivare già in estate, generalmente tra luglio e settembre.
Se invece si presenta la dichiarazione senza sostituto, le somme vengono erogate direttamente dall’Agenzia delle Entrate e in questo caso, anche senza irregolarità, i tempi si allungano fino alla fine dell’anno. Ma il vero nodo riguarda un’altra categoria di contribuenti: coloro che hanno diritto a un rimborso superiore a 4.000 euro. In questi casi, indipendentemente dalla presenza o meno del sostituto, il pagamento può slittare fino a marzo 2026.
Quando arrivano i soldi del 730 dall’Agenzia delle Entrate?
Il motivo è legato a specifici controlli previsti dalla normativa. In particolare, l’articolo 5, comma 3-bis del decreto legislativo 175 del 2014 prevede che, per rimborsi superiori a 4.000 euro, l’Agenzia delle Entrate possa attivare una procedura di controllo preventivo. Questo tipo di verifica può essere automatizzato o richiedere documentazione aggiuntiva, ed è pensato per contrastare eventuali frodi o errori.

L’Agenzia ha quattro mesi di tempo dalla scadenza di presentazione del modello 730 per completare il controllo. Solo a verifica conclusa, viene autorizzato il pagamento, che comunque deve avvenire entro sei mesi dalla scadenza. Ecco perché, per i modelli presentati entro settembre 2025, il termine ultimo per ricevere il rimborso diventa marzo 2026. È importante precisare che non tutti i rimborsi sopra i 4.000 euro saranno soggetti a ritardo. Se i controlli automatizzati non rilevano incongruenze, il rimborso può essere erogato anche prima. Tuttavia, la possibilità che il rimborso del 730 slitta a marzo 2026 è concreta per chi rientra nelle casistiche monitorate.
Anche chi si affida a Caf o patronati non è escluso da questo scenario: il controllo è legato all’importo e non al canale di presentazione. Per evitare rallentamenti, è fondamentale compilare il modello con attenzione, conservare tutta la documentazione e, se possibile, trasmettere la dichiarazione nei primi mesi della campagna fiscale. In ogni caso, la consapevolezza dei tempi tecnici può aiutare i contribuenti a gestire meglio le attese. Sapere che il rimborso del 730 slitta a marzo 2026 non significa aver sbagliato, ma solo essere soggetti a verifiche di legge che richiedono tempo