I percettori dell’assegno di inclusione con scadenza prossima stanno ricevendo una comunicazione dall’INPS, con le regole da seguire per il rinnovo.
L’assegno di inclusione ha sorpassato il primo giro di boa. La misura ha appena compiuto un anno e mezzo, giusto il tempo di durata del beneficio. Tuttavia, coloro che hanno beneficiato del sostegno economico per primi, non dovranno disperare. È prevista per tutti la possibilità di un rinnovo. Si ricorda che l’assegno di inclusione, come anche il suo predecessore, il reddito di cittadinanza, non è un ammortizzatore sociale, bensì uno strumento di politica attiva del lavoro.

La differenza non riguarda i criteri per l’accesso o la cifra dell’assegno, bensì le caratteristiche dello strumento in sé. Gli ammortizzatori sociali, come ad esempio l’assegno di disoccupazione, si occupano esclusivamente di sostenere economicamente chi è stato licenziato. Mentre l’assegno di inclusione, oltre al contributo economico, ha lo scopo di avviare il titolare ad una ricollocazione o collocazione lavorativa tout court. A questo scopo è fondamentale il PAD, il patto di attivazione digitale.
Circolare INPS: novità sul PAD per l’assegno di inclusione
Il PAD, ovvero il patto attivazione digitale, è la stipula vera e propria di un contratto tra chi eroga l’assegno di inclusione ed il beneficiario. Questo patto è finalizzato all’inclusione sociale, alla ricollocazione ed anche alla rimozione dei motivi della povertà. Non solo del soggetto titolare, ma di tutto il nucleo familiare.

I beneficiari che assistono alla scadenza dei 18 mesi dell’assegno di inclusione, riceveranno a breve un SMS dall’INPS, in cui si avvisa della sospensione della misura. Per continuare a percepirla, il richiedente deve inoltrare una nuova domanda ed attendere la risposta dall’ente di previdenza sociale.
Per attivare la PAD, si deve necessariamente accedere, previa iscrizione, al portale SIISL Nel caso il cui il richiedente già abbia avuto i 18 mesi di assegno di inclusione, non sarà necessaria, al momento della presentazione della richiesta per il rinnovo, una nuova iscrizione al SIISL. A meno che non siano cambiate le condizioni del titolare e/o del nucleo familiare, quali reddito o numero dei componenti.
Allo stesso modo, nelle medesime condizioni, non sarà necessario sottoscrivere un nuovo Patto di Attivazione digitale (PAD). La richiesta per il rinnovo può essere effettuata da qualunque componente maggiorenne del nucleo familiare, non necessariamente dal titolare. Tutte queste novità sono esplicitate nero su bianco in un comunicato stampa dell’INPS datato il 26 giugno 2025. Il testo dell’SMS per il rinnovo recita testualmente: “Hai percepito le 18 mensilità di ADI. Per riprendere a ricevere la prestazione, potrai presentare una nuova domanda dal prossimo mese”.