L’aria condizionata è un’alleata preziosa in estate, determinando un dispendio di energia non da poco. Quali sono le alternative per risparmiare?
Gli impianti di climatizzazione ci permettono di regolare la temperatura dell’ambiente domestico a seconda delle nostre esigenze, aiutandoci a sopravvivere al calore (o al gelo) esterni. In estate, con il caldo che si fa sempre più insopportabile, l’aria condizionata diventa un’alleata molto preziosa. Il suo utilizzo, tuttavia, ha delle conseguenze dirette sia sulle nostre bollette che sull’ambiente.

Grazie ai sistemi di condizionamento possiamo rendere quello di casa nostra un ambiente confortevole, in cui il caldo o il freddo esterni non rappresentano un problema. Ora che l’estate sta avanzando, portando ad un innalzamento progressivo delle temperature, in molti avranno già iniziato ad usare l’aria condizionata nella propria abitazione per avere un po’ di sollievo.
Questi impianti, però, devono essere utilizzati con una certa attenzione. Esagerare con l’aria condizionata non solo fa male alla salute (finendo con l’irritare le vie respiratorie o provocare dolori muscolari a causa delle temperature basse e del passaggio da freddo a caldo), ma anche alle nostre tasche e all’ambiente.
L’alternativa all’aria condizionata che raffredda l’ambiente senza inquinare
L’aumento dell’uso dei sistemi di condizionamento influisce sul riscaldamento globale. La causa principale sono i gas refrigeranti impiegati per il funzionamento di questi sistemi che, mentre rinfrescano le nostre case, emettono calore all’esterno aggravando il fenomeno dell’isola di calore urbana – legato a fattori come la mancanza di spazi verdi, l’asfalto e l’edilizia addensati delle grandi città.
Per invertire la tendenza, nel corso degli anni sono state formulate diverse soluzioni alternative. La proposta di un gruppo di studiosi del MIT (Massachusetts Institute of Technology) è assolutamente innovativa e destinata a fare la differenza. Il team ha sviluppato un dispositivo chiamato ICER, acronimo che sta per “Isolated Cooling by Evaporation and Radiation”.

Il suo funzionamento ricorda un pannello fotovoltaico e si basa sull’unione di tre meccanismi: evaporazione, emissione di radiazione infrarossa e isolamento termico. Per verificare l’efficacia di ICER è stato svolto un test su un prototipo dal diametro di circa 10 cm, disposto sul tetto di un edificio universitario.
L’apparecchio è stato in grado di abbassare la temperatura interna fino a 9,3 °C in confronto all’ambiente esterno. ICER ha dimostrato di essere altamente performante: durante il giorno produce una potenza di raffreddamento di circa 96 watt per metro quadrato, andando a superare i sistemi a cui siamo abituati.
Il merito è della sua struttura, suddivisa in tre livelli: uno strato superiore in aerogel; uno centrale con un idrogel; infine, uno strato inferiore con superficie riflettente. Il sistema di raffreddamento a bassa tecnologia assorbe una parte del calore, mentre quello residuo viene disperso sotto forma di radiazioni infrarosse. Così la temperatura interna si abbassa ancora di più, anche in condizioni metereologiche non favorevoli.