I Bonus casa che permettono di ottenere una detrazione al 50% sono disciplinati da una rigida normativa. Approfondiamola per non commettere errori.
Il 19 giugno 2025 è arrivata la Circolare numero 8 dell’Agenzia delle Entrate attesa dai contribuenti per conoscere i chiarimenti sulle novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2025. Novità che interessano tutti i Bonus casa, dall’Ecobonus al Bonus caldaie fino al Bonus ristrutturazione.

Le detrazioni fiscali in ambito edilizio sono un argomento particolarmente interessante per gli italiani. Le agevolazioni dei Bonus edilizi sono l’unica possibilità per recuperare parte della spesa sostenuta per lavori di ristrutturazione o riqualificazione energetica sul proprio immobile. L’UE spinge per aumentare la classe energetica degli edifici e ridurre le emissioni inquinanti ma i costi per una trasformazione green sono onerosi.
Molte famiglia hanno deciso di agire un passo alla volta anche se questo significherà approfittare di detrazioni sempre meno convenienti. La Legge di Bilancio 2025 ha abbassato le aliquote per le seconde case e nel 2026 ci saranno ulteriori ribassi anche per le abitazioni principali a meno che il Governo non abbia dei ripensamenti. Sempre in un’ottica di transizione green, poi, sono stati esclusi i modelli di caldaia a combustibili fossili dai Bonus appositi. Un duro colpo per gli italiani propensi all’acquisto di una caldaia a condensazione.
Come cambiano le detrazioni per la casa con la Manovra 2025
Il Bonus ristrutturazione ha visto abbassare l’aliquota per le seconde casa al 36% mentre per le abitazioni principali nel 2025 è rimasta del 50%. Al fine di approfittare di queste detrazioni la casa principale dovrà essere di proprietà del contribuente o del titolare di diritto reale sull’immobile a condizione che se l’abitazione non è ancora adibita ad immobile principale nel momento dell’inizio dei lavori lo sia entro la fine degli interventi.

Tra le novità la detrazione fissa che rimane al 50% per la sostituzione dei gruppi elettrogeni di emergenza con nuovi generatori a gas di ultima generazione. Per quanto riguarda il Bonus mobili rimarrà attivo fino al 31 dicembre 2025 con limite di spesa di 5 mia euro e detrazione al 50% se gli acquisti sono destinati all’immobile oggetto di ristrutturazione.
Modifiche importanti come già accennato con riferimento al Bonus caldaie. L’esclusione degli apparecchi a combustibili fossili è un duro colpo per i cittadini. Rimangono ammissibili solo i microcogeneratori, le pompe di calore, i generatori a biomassa e i sistemi ibridi che combinano pompa di calore e caldaia a condensazione (modelli di fabbrica). Ridotte anche le aliquote dell’Ecobonus e Sismabonus, 36% nel 2025 e 30% nel 2026 e 2027 mentre il Superbonus è sceso fino al 65% ma risulta accessibile solo a chi ha iniziato i lavori prima del 15 ottobre 2024.