Blocco pensione per chi è nato in quest’anno, controlla subito

Dal 2026 potrebbero essere abolite alcune misure di pensionamento anticipato, con conseguenze gravi per i nati dopo un determinato anno.

Per mitigare i requisiti introdotti dalla Legge Fornero per poter accedere al pensionamento, negli anni i Governi hanno introdotto una serie di strumenti di flessibilità in uscita, per tutelare soprattutto coloro che non riuscirebbero facilmente a maturare le condizioni richieste dalla normativa.

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Blocco pensione per chi è nato in quest’anno, controlla subito (free.it)

Sono stati, ad esempio, sperimentati Quota 100, Quota 102, Quota 103, Opzione Donna, APE Sociale. Nel 2026, tuttavia, potrebbero esserci ulteriori cambiamenti, legati all’abolizione di Quota 103, la misura che consente di andare in pensione con 62 anni di età e 41 di contribuzione. Quali sono le alternative per impedire a una larga fetta di contribuenti di rimanere “bloccata” e rinunciare al pensionamento?

Pensione a rischio per i nati fino al 1964? L’abolizione di Quota 103 fa tremare migliaia di lavoratori

In attesa della riforma strutturale del sistema delle pensioni, tantissimi lavoratori si chiedono cosa succederà nei prossimi anni. Oltre alla possibilità dell’innalzamento dell’età pensionabile a 67 anni e 3 mesi dal 1° gennaio 2027, preoccupa l’eliminazione di alcune forme di pensione anticipata. Verranno sostituite da altre misure?

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Pensione a rischio per i nati fino al 1964? L’abolizione di Quota 103 fa tremare migliaia di lavoratori (free.it)

Pensare che possa essere introdotta una Quota 41 per tutti (con uscita con 41 anni di contributi, a prescindere dall’età anagrafica) sembrerebbe improbabile a causa degli elevati costi. Ma cosa ne sarà di coloro che sono prossimi al raggiungimento dei requisiti per usufruire di Quota 103? Al momento, è considerato uno strumento non conveniente, in virtù delle limitazioni apportate dall’ultima Legge di Bilancio, che ha previsto il ricalcolo dell’assegno completamente contributivo, il divieto di cumulo con altri redditi da lavoro (a eccezione del lavoro autonomo occasionale fino a 5.000 euro annui) e l’erogazione di un importo non superiore a 4 volte il trattamento minimo INPS.

Quota 103, inoltre, prevede delle finestre mobili di 7 mesi per i lavoratori del settore privato e di 9 mesi per quelli del settore pubblico. Ma cosa succederà a chi è nato fino al 1964 dal prossimo anno? Dovrebbe essere confermata la pensione anticipata ordinaria, accessibile con 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne, senza un requisito anagrafico minimo.

Quest’ultima, dunque, potrebbe essere l’unica valida alternativa per non dover attendere il compimento dell’età pensionabile e uscire in anticipo. Anche i nati fino al 1964 potrebbero usufruirne, ma rimarrebbero esclusi coloro che hanno avuto carriere discontinue. Per tale categoria, bisognerà intervenire per scongiurare un vero e proprio blocco delle pensioni.

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