Assedio a Gaza City, bombardamenti continui: ultimatum di Israele

La guerra fra Israele e Hamas continua senza sosta e adesso dal campo di battaglia si parla di scontri violenti e vittime. Cosa emerge dal conflitto. 

Le forze di difesa israeliane hanno affermato che le truppe di terra avrebbero preso il controllo di una roccaforte di Hamas. Sarebbero circa 450 i luoghi appartenenti ai terroristi che sono stati colpiti: danneggiati diversi tunnel e strutture. Intanto è aperto il valico di Rafah per il quarto giorno consecutivo. Fra i comandanti uccisi c’è anche Jamal Mussa, responsabile delle operazioni speciali di sicurezza di Hamas.

Israele Hamas guerra
Striscia di Gaza al centro della guerra fra Hamas e Israele (Immagine Rete)

Intanto il re di Giordania Abadallah II ha pubblicato foto su X per parlare degli aiuti sanitari urgenti sulla Striscia di Gaza con gli aerei militari. “Il nostro intrepido personale dell’aeronautica militare ha inviato a mezzanotte aiuti medici urgenti all’ospedale da campo giordano a Gaza. È nostro dovere aiutare i nostri fratelli e sorelle feriti nella guerra di Gaza“, ha dichiarato sui social.

La situazione

Il segretario statunitense Antony Blinken ha incontrato il ministro degli Esteri turco Hanak Fidan ad Ankara. L’argomento centrale è inevitabilmente la situazione vissuta a Gaza e il conflitto fra Israele e i terroristi di Hamas. La conferma è giunta dall’agenzia stampa Anadolu. Nel frattempo sono state ripristinate le telecomunicazioni intorno alla Striscia.

Le comunicazioni vengono gradualmente ripristinate nella Striscia di Gaza sotto assedio“, spiega la società Paltel con una nota diffusa sui social. “Desideriamo annunciare il graduale ritorno dei servizi di comunicazione (rete fissa, cellulare e internet) in diverse regioni del settore dopo la disconnessione da parte israeliana“, ha scritto sui social network Paltel.

Valico di Rafah
Le persone presenti vicino il valico di Rafah, centinaia di persone da ore in attesa (Immagine Rete)

Israele ha intanto annunciato di aver aperto un corridoio a Gaza, direzione sud, per la durata di quattro ore (dalle 10 alle 14 locali). L’ufficialità è giunta dalle parole del portavoce dell’esercito israeliano Avichay Adraee.

Vorrei informarvi che, sebbene Hamas stia danneggiando gli sforzi umanitari in corso a favore del popolo di Gaza e vi stia usando come scudi umani, oggi l’IDF consentirà ancora una volta il passaggio sulla Salah al-Din Road tra le 10:00 e le 14:00. Per la tua sicurezza, cogli la prossima opportunità per spostarti a sud oltre Wadi Gaza. Se tieni a te stesso e ai tuoi cari, dirigiti a sud secondo le nostre istruzioni“, si legge nel messaggio pubblicato su X.

Iran accusa Israele e USA

L’Iran ha intanto accusato Stati Uniti e Israele per i crimini commessi dopo l’attacco di Hamas dello scorso 7 ottobre. A parlare della vicenda è il presidente iraniano Ebrahiam Raisi durante una conferenza stampa congiunta con il premier dell’Iraq Mohammed Shià Al Sudani che è giunto in visita proprio in territorio iraniano..

Incolpiamo gli Usa ed altri Paesi che sostengono Israele dei crimini del regime a Gaza e riteniamo che questi Paesi siano complici dei crimini“, ribadisce il governatore dell’Iran. “Il sostegno a livello militare e di intelligence degli Usa per Israele incoraggia il regime ad uccidere ulteriormente la popolazione nella Striscia di Gaza“, ha dichiarato Raisi.

Israele Hamas
Israele e la strategia per stanare Hamas, come colpire i terroristi (ANSA)

I Governi di Iran e Iraq hanno ribadito di avere la stessa posizione sulla questione della Palestina. La richiesta è quella di un cessate il fuoco. “Vogliamo che sia posta fine ai bombardamenti di Israele, al genocidio e all’uccisione dei bambini a Gaza“, ha aggiunto Raisi.

La parola è passata anche al premier iracheno che ha ribadito alcuni elementi nel corso della conferenza stampa congiunta. “Coloro che esprimono preoccupazione riguardo all’allargamento della guerra e anche i Paesi che sostengono Israele dovrebbero esercitare pressione sul regime per fermare i suoi crimini organizzati a Gaza“, commenta Al Sudani.

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