Pignoramenti più semplici, Fisco potrà effettuare riscossione direttamente dai conti correnti. Come funziona

L’Agenzia delle Entrate-Riscossione potrà avere l’accesso diretto ai conti correnti dei debitori: cosa prevede la Manovra presente nella bozza della Legge di bilancio. 

Pignoramenti più veloci e accesso diretto ai conti correnti da parte dell’Agenzia delle Entrate. Lo prevede la bozza della Manovra di Bilancio. Con questa decisione, infatti, l’Agenzia potrà accedere ai conti del debitore per via telematica.

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La riscossione dei pagamenti e la questione prevista dall’Agenzia delle Entrate (Immagine Rete)

L’obiettivo è verificare la presenza di disponibilità giacenti, così da provvedere con il pagamento. Si tratta di una novità inserita nell’articolo 23 della nuova Legge di bilancio. L’idea è quella di porre una ferma lotta contro l’evasione fiscale, nonché accorciare tempi per incassare le somme dovute dai soggetti morosi.

Di cosa si tratta e come funziona

Il Fisco potrà dal 2024 accedere direttamente sul conto corrente del contribuente a rischio pignoramento. Potrà quindi prelevare quanto serve, così da saldare il debito accumulato con l’Erario. Questa norma ha riscosso da un lato approvazione, dall’altro grandi polemiche da parte dei cittadini che si oppongono ad una simile scelta. La nuova decisione potrebbe quindi causare grandi polemiche, specialmente per i

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Riscossione pagamenti, l’Agenzia delle Entrate potrebbe bypassare alcuni passaggi grazie alla novità presente nella Manovra (Immagine Rete)

In caso di crediti del debitore, quindi, l’Agenzia potrà “redigere e notificare direttamente e senza indugio al terzo l’ordine di pagamento“, si legge in una nota ufficiale. Così facendo, di conseguenza, i tempi di recupero si potrebbero ridurre in maniera significativa.

Sarà in ogni caso necessario inviare una notifica al debitore che – entro 30 giorni – riceverà informazioni sulle somme del pignoramento. Questa scelta fa parte della più ampia riforma fiscale che punta, in questo caso, a rendere più veloce e facile la riscossione dei debiti con l’Agenzia delle Entrate-Riscossione.

Cosa accadeva prima, tutti i dettagli

L’Agenzia delle Entrate, proprio prima di questa decisione, doveva chiedere informazioni agli istituti di credito, da qui le procedure di riscossione nettamente dilatata nel tempo, ora tutto cambia. La norma avrebbe quindi dato spazio ad evitare lungaggini di natura burocratica, con tutte le conseguenze del caso.

In ogni caso, però, non è detto che tale decisione passi in toto in Aula, specialmente alla luce delle divergenze di natura politica. In primo piano ci sono da evidenziare alcuni aspetti, fra questi la necessità di trovare risorse, nonché i crediti non riscossi dall’Erario.

Manovra bozza
Manovra, cosa emerge dalle ultime novità: spuntano nuovi elementi sulla riscossione dei pagamenti da parte dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione (Immagine Rete)

Conti alla mano, infatti, al 31 dicembre 2022 i crediti non riscossi ammonterebbero a 1.153 miliardi di euro, da qui la necessità di trovare una soluzione nel minor tempo possibile. A tal riguardo, inoltre, la Manovra dovrebbe prevedere un raddoppio sulle tasse dei conti correnti, così come sui risparmi detenuti all’estero.

Con questo modus operandi l’Agenzia potrà accedere in modalità telematica e direttamente ai conti correnti dei debitori. Così facendo, in poche parole, potrà effettuare pignoramenti, senza chiedere informazioni agli istituti di credito: potrebbero essere avvisati circa la possibilità di pagare in qualità di creditori terzi.

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