Coppia di escursionisti sbranati da orsa: messaggio shock inviato alla famiglia prima di morire

Una coppia di escursionisti 60enni è stata sbranata viva da un’orsa mentre era nella propria tenda. L’ultimo messaggio inviato alla famiglia prima dell’attacco. Il dramma accaduto in Canada

A morire sotto le fauci di un’esemplare di orsa Grizzly insieme alla coppia di escursionisti 60enni anche un cane. Il dramma che ha colpito il Canada riguarda l’attacco violento di un orso verso una famiglia. Marito e moglie si trovavano nel Parco Nazionale di Banff in campeggio quando, improvvisamente, l’animale si è avvicinato alla tenda dei due coniugi attaccandoli.

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Orsa sbrana coppia di escursionisti 60enni. Il racconto (ANSA)

Prima di morire un ultimo messaggio inviato alla famiglia. La storia straziante raccontata non è la sola registrata in Canada. Prima dei coniugi Inglis, anche un altro attacco mortale si era verificato. L’orsa è stata trovata dai rengers del parco sotto peso. Molto probabilmente ha attaccato per fame.

La straziante storia dei coniugi canadesi sbranati da un’orsa in campeggio

La coppia di coniugi canadesi, Doug Inglis e Jenny Gusse si trovavano in un campeggio nel Parco Nazionale di Banff per un’escursione quando sono stati sbranati a morte da un orso grizzly. Marito e moglie hanno provato inutilmente a spruzzare lo spray urticante sull’orso per tentare di farlo allontanare ma l’animale ha attaccato ugualmente. Secondo gli esperti perché era molto affamato.

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Orsa sbrana coppia di coniugi in campeggio. L’ultimo messaggio drammatico prima di morire (ansa) free.it

I due coniugi 60enni aveva condiviso l’itinerario del loro viaggio con Colin Inglis, zio di Doug. Lo zio al momento dell’attacco non era presente ma era rimasto in contatto con loro attraverso un dispositivo di comunicazione satellitare. Ed è stato grazie al dispositivo di comunicazione che nel tardo pomeriggio di venerdì scorso il nipote Doug insieme alla Jenny avevano comunicato all’uomo di aver tardato e di essersi rifugiati per la notte vicino al fiume Red Deer nella Panther Valley.

Trascorse poche ore, quello stesso giorno, lo stesso zio Colin ha dichiarato, però, di aver ricevuto dal nipote un messaggio di aiuto (SOS) molto angosciante. L’uomo, come riporta il Messaggero, ha riferito di aver capito subito che si trattava di una cosa seria: “Ho ricevuto una chiamata dal loro Garmin che diceva “Bear attack bad”. Il campanello d’allarme stava suonando, e questo non andava bene. Ma in quel momento ero completamente incapace di sapere cosa stesse succedendo”.

Le ricerche in elicottero e il ritrovamento dei corpi smembrati

Lo zio Colin dopo aver ricevuto il messaggio di SOS da parte del nipote 60enne Doug ha immediatamente allertato i funzionari del parco. Gli stessi erano già partiti alla ricerca della coppia di coniugi dopo l’avviso automatico ricevuto dagli Inglis prima di essere attaccati dall’orsa. I funzionari hanno sorvolato l’intero parco con l’utilizzo di un elicottero.

La squadra di soccorso, giunta all’accampamento delle due vittime alle 2 del mattino, ha trovato i cadaveri smembrati di Doug e Jenny. Insieme a loro anche la carcassa del loro cane, un border collie di 7 anni. Marito e moglie, lui un ricercatore, lei un tecnico di laboratorio presso il Centro di ricerca sull’agricoltura e l’agroalimentare, sembravano aver tentato di allontanare l’orso con una bomboletta spray ma senza risultato.

Secondo quanto ricostruito successivamente dalla squadra di soccorso del parco, la coppia era nella loro tenda a leggere quando è sopraggiunta l’orsa. Lo zio della vittima, il signor Colin, ha detto alle autorità: “La loro tenda era schiacciata e i loro e-reader erano aperti, sono stati entrambi scoperti con i piedi nudi”.

L’orsa

L’orsa, un grizzly di 25 anni, è stata ritrovata poco dopo dai funzionari del parco in “discrete condizioni fisiche”, ma sottopeso. L’esemplare di orso mostrava ancora evidenti segni di aggressività e trovatosi davanti gli uomini del soccorso ha tentato di attaccare anche loro.

Così i funzionari sono stati costretti a sparargli per salvarsi la vita. L’orsa è deceduta sul colpo. Ora gli investigatori eseguiranno un esame autoptico sull’animale per confermare l’identità dell’orso. Erano passati decenni dall’ultimo attacco di un grizzly a un umano all’interno del Parco Nazionale di Banff. Anche se, nel 2021, si sono registrati due attacchi mortali avvenuti separatamente nelle vicine aree del parco.

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