Arisa in lacrime, la confessione sull’infanzia violenta: “Vi racconto cosa ho subìto”

Arisa, all’anagrafe Rosalba Pippa, si racconta a Belve. La cantante da Francesca Fagnani vuota il sacco sulle violenze subite.

Arisa, per tutti. Rosalba solo per quei pochi con cui può confidarsi veramente. La cantante supera ogni barriera a Belve e si racconta al cospetto di Francesca Fagnani. La conduttrice prova a tirare fuori un lato inedito della cantante. Sono emersi diversi aspetti sul vissuto dell’artista, anche qualche sassolino dalla scarpa che si è tolto.

Arisa
Arisa (ANSA)

Una visione a tutto tondo, insomma, di quelle che piacciono ai fan per dire che non è ancora tutto scritto o conosciuto. La prima parte della vita di Arisa resta, infatti, un mistero per molti: la donna racconta che ha vissuto un’infanzia particolare. Lei, specialmente quando è diventata più grande, voleva emanciparsi e non nasconde – alle domande indiscrete della Fagnani – di essere “stata cresciuta a botte”.

Arisa, confessione incredibile a Belve: il retroscena sulla sua infanzia

Una vera e propria rivelazione che Pippa racconta quasi con le lacrime agli occhi: “Io voglio bene ai miei genitori. Lo facevano perchè erano altri tempi e si sono trovati al cospetto di una figlia un po’ strana. Tanto curiosa e desiderosa di esplorare il mondo non secondo i loro canoni. Detto questo gli voglio un mondo di bene, perchè con l’andare del tempo mi hanno capita”. Alle ‘botte’, dunque, sono seguite le carezze.

Arisa
La cantante sorprende i fan (ANSA)

Arisa, infatti, ha portato la propria emancipazione al massimo nella contemporaneità. Non solo attenzione nei testi ma anche capacità di relazionarsi diversamente. Una scelta che ha dato modo a chi la conosceva sotto una luce diversa di ricredersi: non è più l’esordiente di “Sincerità”. Ormai si comporta come una veterana.

Aspetto che non solo piace, ma incuriosisce gli estimatori. Gli haters non mancano, ma Rosalba riesce a tutelarsi a dovere. L’appuntamento, dunque, è ai prossimi progetti: il ruolo da Belva le è riuscito alla grande. Gli affezionati, però, la preferiscono più su un palco che su una sedia. Questione di prospettiva e non solo.

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