Lampedusa è presa d’assalto e in poche ore i migranti arrivano a quota 8mila: tensione e allarme.
I soccorritori si trovano a dover affrontare una situazione complicatissima in Sicilia, precisamente sull’isola di Lampedusa. Gli sbarchi dei migranti aumentano di ora in ora, adesso però il collasso è veramente oltre ogni limite di capienza.
Al momento si parla di circa 6-7mila persone che sono giunte nel giro di pochi giorni a Lampedusa, con tutte le conseguenze del caso. Le immagini sono già virali, la tensione con la Guardia di Finanza non fa altro che peggiorare la situazione di ordine pubblico.
A Lampedusa regna il caos con l’hotspot che fa registrare la presenza di circa 7mila persone. I soccorritori parlano di un “flusso inarrestabile”, circa 160 le imbarcazioni giunte nel giro di pochissimo tempo. Sono decine le carrette intercettate a non molta distanza dalla costa. Nel frattempo la Prefettura di Agrigento ha lavorato per alleggerire la pressione e organizzare i trasferimenti.
La Croce Rossa sta incontrando non poche difficoltà nella gestione di oltre 7mila migranti, alla luce di un’isola che ospita circa 6mila residenti. Problemi nello smaltimento dei rifiuti, situazione difficile anche per il trasporto di acqua che arriva dalla terraferma.
“Se arrivano in 3.4000 al giorno, tra di loro litigano anche per l’acqua. Siamo tutti in allerta e anche il vescovo è costernato. Nell’isola ormai è tutto provvisorio, con questa emergenza tutto è difficile, per i nuovi arrivati non c’è nemmeno dove poggiare un letto o la possibilità di andare in bagno, è davvero un’apocalisse“, denunciano don Carmelo Rizzo.
La Polizia sta incontrando non poche difficoltà, da qui la tensione e l’utilizzo di manganelli per provare a riportare la calma. “La situazione è una incognita. I soldi non bastano. Bisogna svuotare l’hotspot subito, oggi“, ribadisce il parroco.
Sul caso è intervenuto Filippo Mannino, attuale sindaco di Lampedusa, che ha parlato ai microfoni del Corriere della Sera. “La pressione dei migranti è fortissima, l’hotspot è al collasso, le infrastrutture dell’isola sono in forte sofferenza. Urgono soccorsi da parte del governo, l’invio di navi e aerei che portino aiuto a un contesto che rischia di diventare esplosivo“, spiega il primo cittadino.
La richiesta è quella di due navi in rada, in modalità permanente, affinché provvedano ogni giorno a trasbordare i migranti nelle altre zone d’Italia (e non solo).
“L’isola ha carenze infrastrutturali già importanti di suo, se ad esse si aggiunge un impatto quotidiano crescente rischiamo l’implosione. Ci preoccupa inoltre il rifiuto di Paesi come la Francia e la Germania ad accogliere quote di migranti. L’Europa non ci può abbandonare al nostro destino“, conclude Mannino.
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