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Cronaca

Ama, 400 lavoratori “finti malati” ritornano al lavoro per ripulire Roma: tutto merito delle visite fiscali

Published by
Alessandro Artuso

Particolari furbetti all’Ama e la scoperta di circa 400 “finti malati”: cosa emerge dalle indagini e quali sono le novità sulle visite fiscali. 

L’azienda Ama da settembre 2023 non dovrà spendere denaro per oltre 400 spazzini. Non c’è stato alcun bisogno di nuove assunzioni, semmai ha dovuto recuperare il personale organico dalla categoria dei cosiddetti inidonei parziali. Si tratta di un sesto dell’organico che, per motivi di salute, non avrebbero potuto effettuare operazioni di carico e scarico rifiuti.

Novità importanti per i lavoratori dell’Ama, strette sui controlli e per alcuni si torna alle mansioni più pesanti (ANSA)

Ora, invece, per loro si avvia la possibilità di ripulire le strade nelle varie zone della città, così come nei quartieri residenziali o nei luoghi in cui sono concentrati la maggior parte dei monumenti capitolini. Pulire e mantenere il decoro urbano nella città di Roma è la prerogativa, nel mezzo ci sono però tutta una serie di questioni da risolvere, in primis quella dei lavoratori.

Cosa è accaduto

Ma come è stato possibile scovare i netturbini? Semplice, ha semplicemente effettuato con frequenza le visite mediche di controllo. Si tratta di un modus operandi interrotto durante la pandemia, ora invece la ripresa e le novità da essa derivate. Proprio tutto questo, di conseguenza, è bastato per far sì che tanti inidonei risultassero “migliorati” rispetto al passato, così da richiedere il rientro nel processo produttivo.

Fonti dell’azienda, citate dal Messaggero, parlano di ingenerosità, con chiaro riferimento ai lavoratori, da non identificare “come falsi invalidi, si ribadisce. Sicuramente qualcuno ci avrà marciato su questa cosa, ora invece la ripresa delle verifiche in merito alle condizioni degli addetti ai lavori e il ripristino della vicenda. Avrebbero lamentato problemi fisici passeggeri, ora il ritorno a lavori più pesanti.

Ama e le novità per i lavoratori a Roma, cosa è previsto dopo le visite mediche (ANSA)

L’azienda avrebbe potuto operare in precedenza, ma alla fine i lavoratori avrebbero invece svolto mansioni come controllo registri e verifica degli ingressi, così da evitare l’arrivo di persone estranee. La musica è però cambiata e adesso l’azienda guidata dal presidente Daniele Pace avrebbe deciso di accelerare le visite mediche.

Come se non bastasse, inoltre, per i dipendenti che hanno rimandato o si sono rifiutati di procedere con la visita si è proceduto alla sospensione dello stipendio. Da gennaio a marzo 2023, fra gli inidonei totali, si è passati da 255 a 123, ora circa una sessantina. In ogni caso, infatti, fra sindacati e azienda si è raggiunto un accordo con il personale parzialmente inidoneo: creata una figura apposita, quella dell’addetto allo spazzolamento leggero.

La decisione dell’Ama

Numeri alla mano, infatti, 400 su circa 1.700 avrebbero accettare di tornare alle mansioni operative. L’obiettivo resta sempre quello di evitare una ingente quantità di rifiuti lasciata per diverso tempo in giro per la città: fra camion in manutenzione e boom di turisti, infatti, la città è stata presa d’assalto durante la scorsa primavera e anche nel corso dell’estate 2023.

Lavoratori Ama, scoperti 400 “finti malati” o persone che possono comunque tornare a svolgere mansioni più pesanti: la decisione dell’azienda (ANSA)

In questa ottica, invece, l’azienda ha deciso di incentivare lo spazzamento e il consueto lavaggio delle strade, da qui la scelta di indirizzare gli inidonei parziali a lavorare con secchio a pedali e ramazzi in diverse zone nevralgiche della città. Maggiore presenza davanti ai monumenti e nei luoghi dove si concentrano maggiormente scuole e ospedali.

I numeri diffusi dall’Ama avrebbero quindi mostrato dei cambiamenti non di poco conto e anche la non necessità di assumere nuovo personale, ritrovando quindi i numeri dagli stessi lavoratori assunti dall’azienda capitolina. La situazione è ancora in divenire e non si esclude che il numero dei lavoratori possa aumentare con il trascorrere delle settimane.

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