Ciro Immobile continua la sua battaglia contro Atac dopo il sinistro che l’ha visto protagonista il 16 aprile: niente risarcimento.
Ciro Immobile e l’Atac, una storia infinita. Tutto comincia il 16 aprile scorso, quando il centravanti della Lazio rimane coinvolto in un incidente stradale con un tram: scontro che gli costa anche qualche giorno in ospedale.
Sia a lui che alla figlia. Da quel giorno trascorrono settimane di perizie, mesi di accertamenti che stabiliscono – secondo i legali del calciatore che portano prove di diverso tipo a sostegno della tesi – come il centravanti sia estraneo da responsabilità oggettiva nello scontro. A dimostrazione di ciò anche un richiamo che tratterebbe proprio la dinamica del sinistro per cui dovrebbe essere risarcito l’attaccante.
Il campione, però, oggi non vede arrivare nessuna somma perchè la compagnia assicurativa, attraverso altre perizie, dimostra che non è possibile ottemperare alle richieste del campione perchè “è impossibile stabilire la responsabilità oggettiva di Atac”. Tradotto: il braccio di ferro continua e Immobile non solo non accetta questa situazione, ma è seriamente intenzionato a portare in tribunale l’azienda di trasporto pubblico.
Il Campidoglio è informato sui fatti e continua a prendere tempo, ma la situazione non è semplice da gestire. Il punto è chiaro: Immobile non vuole far passare la vicenda sotto silenzio dopo quel che gli è costata sul piano mediatico. Mesi a difendersi da insinuazioni di ogni genere hanno un prezzo che a livello mediatico il calciatore ha già pagato. Ora, dal suo punto di vista, vuole che a pagare siano altri.
Immobile contro Atac, la diatriba non finisce al caldo dell’estate. Forse anche l’autunno servirà a sbrogliare una matassa piuttosto complessa. Immobile passa al contrattacco che, per deformazione professionale, gli è sempre riuscito bene ma il campo era un altro. Certe sfide, però, non possono essere disattese.
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