Una donna di 59 anni è morto nel Salento durante la forte e devastante ondata di caldo: il motivo sarebbe riconducibile alla presunta assenza di ghiaccio per la terapia del freddo. Cosa emerge e quali sono le conseguenze.
Una madre di 59 anni è deceduta nell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce proprio durante l’ondata di maltempo che ha colpito gran parte dell’Italia, in particolare modo il Meridione. La tragedia si è consumata nel Salento, ma il caso rischia di trascinarsi fuori dalla struttura ospedaliera.
La donna sarebbe morta in quanto all’interno dell’ospedale non era disponibile il ghiaccio per la terapia del freddo. La 59enne non avrebbe risposto alle cure con i farmaci somministrati, da qui l’esigenza di ricorrere ad altro, poi la tragedia.
La vicenda risale allo scorso 21 luglio e mostra una donna che ha accusato un malore nella sua casa a Carmiano, in provincia di Lecce, poi si sarebbe accasciata davanti al figlio minorenne. In seguito all’arrivo dei soccorsi, invece, corsa in ospedale a causa della febbre molto alta (40 gradi) per un possibile colpo di calore.
Ma una volta giunti nel nosocomio, invece, i medici avrebbero tentato di abbassare la temperatura del corpo, utilizzando un lenzuolo bagnato con acqua fredda. Nulla da fare per il ghiaccio che sarebbe arrivato, grazie ad una pescheria, soltanto la sera successiva al ricovero, ma la signora sarebbe deceduta prima che il marito potesse raggiungerla (era fuori per motivi di lavoro ndr).
L’Azienda sanitaria ospedaliera di Lecce ha precisato alcuni aspetti riguardanti la vicenda della donna morta in seguito al malore accusato durante i giorni precedenti. Al momento del ricovero, così come riportato dal Corriere della Sera, la donna sarebbe giunta in ospedale con la febbre ad oltre 40°C.
I sanitari non avrebbero potuto fare la terapia del freddo, però, in assenza di ghiaccio. Avrebbero potuto soltanto utilizzare un lenzuolo bagnato e parte del tessuto adagiato sul capo, ma la situazione sarebbe peggiorata fino al decesso.
“La donna è giunta nel Pronto Soccorso del Vito Fazzi di Lecce il 24 luglio alle ore 17.51, non il 21 luglio già in coma ed è deceduta, per arresto cardiaco in ipertermia maligna, la notte tra il 24 e il 25 alle ore 1.17. La signora, ci viene riferito dal Pronto Soccorso del nosocomio, ha ricevuto tutte le cure, rianimatore compreso, in emergenza ma non è fuoriuscita dallo stato di coma in cui era giunta“, si legge nella nota diffusa dall’Asl di Lecce.
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