Benzina 2 euro a litro, l’inflazione frena: i prezzi nel periodo estivo

La benzina arriva a toccare i 2 euro a litro. Si fanno i conti con l’inflazione e il periodo estivo: le nuove tariffe.

Benzina, il problema resta. Il calmiere dei prezzi tanto paventato dal Governo Meloni ancora non è arrivato: le garanzie previste dal piano mostrato dal Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini non sono ancora arrivate. Prima c’era il problema dell’inflazione, ma adesso che – secondo l’Istat – i rincari sarebbero in leggera flessione, i prezzi della benzina continuano ad aumentare.

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Benzina, le nuove tariffe (ANSA)

Si è passati da 1,8 dei mesi scorsi a 2 euro a litro. La colpa, secondo molti consumatori, sarebbe delle accise che arterebbero speculazione: questa tesi viene smontata dalla maggioranza dicendo che sono aumentati i costi per il mantenimento energetico e quindi anche spostarsi su strada ha un costo.

Benzina, l’inflazione frena ma i costi aumentano: le stime

La recente stima dell’Istituto di Statistica sottolinea, però, come ci sia stato un calo in tal senso dell’11%. Quindi quei 2 euro a litro, anche mettendo in mezzo il barile e la Borsa, non tornano. Su questo batte il Movimento 5 Stelle che rincara la dose di polemica postando foto di Giorgia Meloni quando all’opposizione criticava le accise sul carburante.

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Aumentano i costi della benzina (ANSA)

Questa è la differenza tra passato e presente: chi era all’opposizione adesso governa e gestire i tumulti – non solo su due o quattro ruote – è assai più complicato. Si prevedono, intanto, manifestazioni di piazza. È impossibile, secondo la comunità, lasciare la situazione in stallo.

Anche rispetto alla consapevolezza del fatto che treni e aerei stanno vivendo un periodo travagliato, scioperi e manifestazioni per avere maggiori certezze contrattuali sono la conferma. Questo vuol dire che, come mezzo di locomozione disponibile, resta solo la macchina. Per chi lavora e non solo. Ecco perchè la questione benzina rischia di essere un boomerang con cui Giorgia Meloni deve fare i conti, per controllarlo prima che sia troppo tardi. Previsto, infatti, a stretto giro un colloquio con le associazioni di categoria.

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