Angelika Hutter, dietro l’incidente mortale l’ipotesi agghiacciante: perchè si teme il gesto estremo

Angelika Hutter è la donna che ha travolto e ucciso tre persone a Santo Stefano di Cadore: cosa emerge sulla 31enne ricoverata nel reparto di Psichiatria. 

La Procura di Belluno sta indagando su Angelika Hutter, donna di 31 anni che ha ucciso una famiglia a Santo Stefano di Cadore. La donna si trova nel reparto di Psichiatria, ora è invece il momento dell’arrivo dei suoi genitori: è accusata di triplice omicidio stradale.

Angelika Hutter
Angelika Hutter, oggi attesa l’udienza di convalida dell’arresto. Il dolore di mamma Elena per la perdita del figlio (ansa) free.it

La donna ha infatti subito uno shock derivato da stress post traumatico e in seguito all’incidente dello scorso giovedì 13 luglio si trova ricoverata presso il reparto psichiatrico dell’ospedale di Venezia. Il timore è che possa compiere un gesto estremo, da qui la decisione di piantonarla a vista.

Cosa emerge

Dalla Procura filtra lo scarto dell’ipotesi relativa ad un gesto volontario. Lo stesso procuratore Paolo Luca ha ribadito che quanto compiuto dalla donna faccia pensare “che l’auto provenisse da un rettilineo quindi la visuale non fosse coperta. Così come che non ci fosse segno di strisciata sui muri prima del punto in cui sono stati investiti i pedoni e il fatto che l’auto, dal sonoro, sembra lanciata in accelerazione“, ribadisce.

A tal riguardo ci sarebbero anche le testimonianze riguardanti uno strano presunto comportamento da parte di Angelika Hutter “pochi minuti prima del momento in cui si è verificato l’incidente“, spiega il procuratore parlando con gli organi di stampa.

Angelika Hutter
Angelika Hutter, cosa emerge sul grave incidente provocato dalla cittadina tedesca (ANSA)

Proprio un testimone ha spiegato che la donna avrebbe avuto una reazione “scomposta dopo aver riempito d’acqua alcune bottiglie in strada“, spiega dopo aver parlato della chiusura, da parte della donna, di portiera e portellone in un modo alquanto particolare. L’invito del procuratore resta intanto quello di evitare ricostruzioni che possano “portare ulteriore carico di dolore ai familiari delle vittime“.

La donna probabilmente potrebbe aver avuto in quel momento “uno stato d’ira che non sappiamo da cosa fosse stato causato, che possa avere alterato l’attenzione alla guida, rendendo possibile ciò che è accaduto“, spiega il procuratore. Sta di fatto che da giorni si trova nel carcere femminile della Giudecca in stato confusionale.

Raccolta fondi per la famiglia, come sta la donna

Decine di persone hanno avviato una raccolta fondi per Elena Potente e l’unico figlio rimasto in seguito all’incidente in cui sono morti il figlio Mattia Mantoniello, il marito Marco e la nonna del bimbo Mariagrazia Zuin. I funerali delle tre vittime si celebreranno il prossimo venerdì 14 luglio alle ore 10.30 a Favaro Veneto: la chiesa di Sant’Andrea in via Altinia 131.

Incidente Santo Stefano di Cadore
Il luogo dell’incidente, avvenuto a Santo Stefano di Cadore, in cui sono morte tre persone. Fra le vittime anche un bimbo di due anni (ANSA)

La famiglia ha chiesto l’ingresso a parenti e persone intime, nonché una rappresentanza dei Comuni di Venezia e Santo Stefano di Cadore: disposta anche la diretta tv dell’evento in onda su Antenna 3. Sempre a detta del procuratore, Angelica Hutter è una “persona che non ha capacità di contenimento dell’ira“.

La gip Enrica Marson ha intanto confermato il fermo per la cittadina tedesca che ha travolto e ucciso tre persone, fra queste un bambino di due anni. Intanto si è tenuto un interrogatorio, durato circa quattro ore, per la donna ricoverata nel reparto di Psichiatria dell’ospedale San Giovanni e Paolo di Venezia. Secondo quanto riportato dall’agenzia ANSA, la donna avrebbe subito un crollo psichico, ma ancora sono in corso le valutazioni sulle attuali condizioni mentali.

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