Le ricerche per ritrovare la piccola Kataleya scomparsa dall’ex hotel Astor di Firenze non si arrestano. Spunta ora il racconto di una testimone che dice di aver sentito, quel sabato, una bambina urlare
Sono trascorsi 13 giorni, circa due settimane, da quando la piccola Kataleya Alvarez è scomparsa dall’ex hotel Astor di Firenze. Era il 10 giugno scorso, un sabato per la precisione e nessuno sembra aver visto nulla di sospetto (o quasi).
Spunta ora il racconto di Elisa, una donna che abita via Monteverdi, a pochi passi dall’ex albergo Astor, che dice di aver sentito una bambina urlare e chiamare aiuto proprio il giorno della scomparsa di Kata.
Nel frattempo le indagini proseguono senza sosta. Le piste seguite dai carabinieri sono diverse tra cui quella più accreditata di un rapimento per ritorsione legato agli affari sporchi del racket delle stanze. Ma anche la pista di un trasferimento della bimba all’estero, forse in Romania.
Come riporta la Repubblica, Elisa, la donna residente a Firenze nella via adiacente l’ex hotel Astor, avrebbe raccontato che quel sabato pomeriggio, giorno della scomparsa di Kataleya: “Ho sentito una bambina urlare “mamma, mamma”. Non ne ho parlato con nessuno. Avrei voluto controllare, ma non ho un affaccio sul cortile”.
La donna racconta di non aver detto nulla prima d’ora perché la sua abitazione non si affaccia sul cortile della struttura occupata e pensava non fosse importante. Al momento, comunque non c’è nessun elemento per pensare che si trattasse della bambina scomparsa. Ma dal suo giardino, continua la testimone, sentiva spesso i bambini giocare nel cortile di quell’hotel.
“Non ricordo l’ora, ma sono sicura che fosse pomeriggio. Sono nonna e quando si parla di una bambina mi scatta subito la molla”. Nel frattempo, gli investigatori stanno scandagliando tutte le telecamere di sorveglianza poste nelle zone limitrofe l’ex hotel Astor. In modo particolare vengono analizzate le immagini delle telecamere di tre vie: Maragliano, Boccherini e Monteverdi.
Per approfondire le ricerche gli investigatori stanno adottando software specifici per il riconoscimento facciale riguardo i video delle telecamere di videosorveglianza. La pista seguita con maggiore enfasi dagli inquirenti è ancora quella della ritorsione per il racket delle stanze.
Come riporta Open, ieri durante la trasmissione in onda su Rete4, Quarto Grado – Le Storie, si è parlato anche di un video che ha registrato l’urlo di una bambina, seguito dallo sbattere della portiera di un’automobile. Il filmato proviene dalla telecamera di una pizzeria in zona ed è stato analizzato dal giornalista Giorgio Sturlese Tosi.
Secondo quanto esposto dalla trasmissione Mediaset il giorno 10 giugno alle 17:20 la telecamera della pizzeria che sorge a pochi passi dall’ex hotel Astor, registra un grido di una bambina. Sono trascorse due ore pochi minuti da quando Kataleya è stata ripresa ancora all’interno dell’albergo occupato. Ora si dovrà capire se quell’urlo captato dalla telecamera è lo stesso che la testimone ha ascoltato quel pomeriggio di sabato. L’orario potrebbe coincidere.
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