Alessandra Mussolini, eurodeputata di FI, esprime sdegno per la decisione di Fratelli d’Italia e gli alleati sulle famiglie omogenitoriali.
Caos sulle famiglie omogenitoriali. Fratelli d’Italia decide di impugnare i 33 atti di nascita rilasciati a Padova dal Sindaco Sergio Giordani per impedire il riconoscimento di figli nati da famiglie dello stesso sesso attraverso quella che viene definita “maternità surrogata”. Il dilemma e il dibattito – oltre a essere etico – diventa politico: la diatriba parte dagli oppositori di Fratelli d’Italia, ma si espande anche all’interno dello schieramento sovranista.
Ad alzare gli scudi è l’eurodeputata di Forza Italia Alessandra Mussolini che su Twitter si schiera nettamente contro la politica di Giorgia Meloni sulla gestione di determinate tematiche piuttosto delicate e di difficile amministrazione. Proprio per questo, secondo la Mussolini, andava usato un approccio completamente diverso.
Da qui l’attacco – nemmeno troppo velato – a Forza Italia che avalla determinate situazioni per alleanza: una scelta che ha fatto molto discutere all’interno dei partiti di Governo. Soprattutto perchè Mussolini non è un nome qualsiasi. La donna – che in passato ha subìto controversie proprio per le sue posizioni politiche – conserva ancora grande rilevanza a Destra del Paese.
Anche se di recente ha dichiarato di aver riscoperto una determinata influenza a Sinistra: molto scalpore, in tal senso, fece la sua intervista alla rivista Vanity Fair. Ravvedimento – anche se parziale – che tocca persino la gestione familiare. Occorre avere maggior considerazione – afferma – serve più tatto: “Si vanno a ledere meccanismi già consolidati”. Le posizioni di Mussolini (Alessandra) lasciano senza parole anche Giorgia Meloni.
Il Presidente del Consiglio si sarebbe aspettata maggior supporto da quella che considerava un’alleata. Tuttavia non entra nel merito poiché il dibattito si farà aspro con il passare delle settimane: le famiglie arcobaleno attaccano a spron battuto la politica attuale. L’unico modo per cercare di ampliare il dissenso.
Si sentono sfruttate: “L’ennesima legge iniqua frutto della propaganda”. Lo scontro è aperto, ma quel che più si teme al Governo sono le fratture interne che, anche la Mussolini, ha contribuito ad aprire.
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