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Economia e Fisco

Banche e conti correnti, attenzione: un’app ruba tutti i dati, cosa cancellare dal cellulare

Published by
Andrea Desideri

Banche e conti correnti, attenzione alle modalità online: possono dare adito a pericoli. Cosa evitare in nome della sicurezza.

Banche e conti correnti, i rischi sono sul Web. La procedura di controllo online ormai è questione di routine: chiunque ha il proprio conto bancario che può gestire e maneggiare anche attraverso la Rete. Una possibilità che garantisce ai correntisti rapidità e comodità nel fare quelle operazioni che un tempo si dovevano effettuare necessariamente in sede. Pagare bonifici, effettuare trasferimenti di denaro.

Le app mettono a rischio i conti correnti (Immagine Rete)

Saldare arretrati o spostare somme da una parte all’altra. Nella liceità degli atti, oggi, è possibile farlo con un click. Tuttavia, proprio per questo, è bene fare attenzione: restare vigili è la prima cosa. Il rapporto di Bitdefender – azienda leader nella sicurezza informatica – allarma i consumatori: le truffe online sono all’ordine del giorno. Oltre 60.000 sono, ad oggi, le applicazioni viziate: si tratta nello specifico di Trojan bancari.

Banche e conti correnti: le nuove modalità di raggiro

Occorre procedere con ordine: il Trojan, per quanto riguarda i computer, è quel tipo di virus che entra nel pc e blocca – se non messo in quarantena preventivamente attraverso programmi appositi – il sistema operativo. Arma efficiente per gli hacker fino ai primi anni del Duemila, con l’avvento della digitalizzazione sono subentrate nuove tecniche di sabotaggio. Il Trojan, in altre parole, nei pc non funziona più.

I conti correnti nel mirino degli hacker (pixabay)

Il Trojan bancario, invece, nello specifico, agisce sui cellulari. Invade le app bancarie che si modificano attraverso l’utilizzo e cancella i dati personali rendendo il dispositivo inutilizzabile. Le credenziali, ovviamente, sono usate da hacker professionisti che prosciugano il conto in banca.

Attenzione alle app

Si consiglia, pertanto, un altro tipo di autenticazione: quella a due fattori. Ovvero in grado di aprire ogni passaggio interno con un codice apposito. È più farraginosa, ma in questo momento anche più sicura. L’esigenza di codici ulteriori non rende immuni dalle truffe, né tantomeno dagli espropri.

Tuttavia complica la vita a chi cerca di entrare impropriamente: fornisce degli ostacoli con cui gli hacker devono fare i conti. I professionisti del raggiro, ora, agiscono da pc. La tecnologia può dare, ma anche togliere: agli utenti la possibilità di capirlo anticipatamente.

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