Luglio, malgrado la stagione, potrebbe rappresentare una boccata d’aria fresca per alcuni tipi di lavoratori: in arrivo la quattordicesima.
La riforma fiscale è in piena fase di sviluppo, ma oltre al taglio del cuneo fiscale e gli altri aspetti inerenti all’aumento delle pensioni minime e l’abbattimento degli oneri aggiuntivi ci sono ulteriori argomentazioni già presenti prima del nuovo assetto del Governo Meloni.
Cose con cui l’Esecutivo si è trovato a confrontarsi e che il contribuente già sapeva ed era in grado di capire. Questi aspetti portano alla presenza di nuove certezze, non sempre granitiche, ma utili a portare avanti un piano di gestione familiare all’altezza della situazione.
Vale anche in caso di nuclei con all’interno persone singole o persone singole senza figli, ma con animali domestici, oppure in ultima istanza celibi o nubili con familiari a carico (padre, madre, zio anziani) le dinamiche sono tante ma la soluzione è una: quattordicesima. Ovvero una mensilità ulteriore nell’assegno previdenziale o sullo stipendio.
Entrata che va, quindi, a rimpinguare la busta paga. L’accredito arriva nel mese di luglio. Tra fine giugno e metà luglio per essere precisi. Non tutti hanno diritto a questa opportunità: ci sono dei requisiti a cui fare riferimento. Riguardo al computo della somma erogata, va specificato che la mensilità aggiuntiva è determinata da alcuni CCNL.
Determinati contratti di lavoro non prevedono l’erogazione della quattordicesima: nello specifico il datore di lavoro con contratto individuale è libero di decidere se versare o no la retribuzione aggiuntiva. Inoltre chi beneficia del cedolino INPS potrà godere di questa occasione in più: la quattordicesima, in tal caso, verrà accreditata sulla pensione.
A patto che i pensionati abbiano compiuto i 64 anni di età e dichiarino un reddito complessivo rispetto a un tetto massimo di 1,5 volte l’assegno minimo. Relativamente al computo della somma in questione, è necessario calcolare i giorni effettivamente lavorati: se un impiegato avrà lavorato per l’intero anno, percepirà la quattordicesima pari all’ammontare complessivo della retribuzione mensile.
Nell’eventualità che l’impiegato abbia iniziato a operare ad anno in corso, verranno calcolati i mesi effettivi d’impiego. L’importo, in media, dopo 25 anni di lavoro con contratto di lavoro subordinato e contributi previdenziali versati ammonta a 655 euro, purché si rispetti il limite di 10.003 euro lordi l’anno.
Entrare in una stanza di hotel può dare l'impressione di accedere ad un ambiente pulito…
La pensione minima a 1.350 euro sarebbe certamente più dignitosa di quella attuale che supera…
L'Isola dei famosi convince ma non troppo, così Mediaset ruba dalla Rai una delle opinioniste…
Sembra una farfalla, ma nasconde un pericolo che preoccupa anche in Italia. La chiamano Lanterna maculata…
Se la cartella esattoriale non viene notificata entro una certa scadenza, il credito diventa inesigibile.…
Nel 2026 potrebbe essere introdotto un nuovo metodo per andare in pensione in anticipo: Quota…