Pierpaola Romano, la malattia e la fine della relazione: cosa c’è dietro l’omicidio della poliziotta uccisa dal compagno e collega

La morte della poliziotta Pierpaola Romano è avvenuto per mano di un suo collega che a suo volta si è tolto la vita. La donna voleva troncare la relazione: era in malattia a causa di un problema di salute. 

Pierpaola Romano è una poliziotta uccisa da un altro agente di polizia, Massimiliano Carpineti, uomo che a sua volta si è suicidato. La vicenda è accaduta durante lo scorso 1 primo giugno a Roma.

Pierpaola Romano
Pierpaola Romano è la poliziotta uccisa dal compagno che si è successivamente suicidato (ANSA)

Alla scoperta della notizia, infatti, i colleghi hanno subito pensato all’uomo, specialmente visto che i due erano una coppia di lavoro e anche nella vita di tutti i giorni. A distanza di ore emergono novità circa la decisione della donna di lasciarlo, così come di mettersi in malattia per curarsi dopo aver scoperto di avere un tumore.

Il caso

La donna 58enne si era trasferito da qualche anno dal commissariato Sant’Ippolito in zona San Lorenzo all’Ispettorato della Camera dei Deputati, centro del potere politico-decisionale italiano. Una collega di Pierpaola ha parlato di “felicità per il nuovo incarico ottenuto“, dopo anni la tragedia. Nel 2018 la donna era stata infatti assegnata come supporto alla Commissione d’inchiesta su attività illecite, derivanti da ciclo rifiuti e ambiente, compito che la poliziotta aveva preso in carico con grande soddisfazione.

L’autore del delitto è Massimiliano Carpineti, uomo residente di Cisterna di Latina e originario di Cori, in servizio a Montecitorio già da diverso tempo. Fra i due sarebbe scattata l’intesa nel corso degli anni, trasformandosi in seguito in un vero e proprio rapporto. Una coppia che molti definiscono come estremamente “riservata“, ora invece la terribile tragedia.

Roma femminicidio
Pierpaola Romano uccisa a Roma, compagno poliziotto le toglie la vita e si suicida (ANSA)

Non partecipavano nemmeno ai brindisi o a quelle festicciole messe su magari per un compleanno o la pensione di un collega“, spiega ancora chi conosceva entrambi. La donna sovrintendente è stata sposata con un altro poliziotto, ma nonostante non fossero separati, avrebbero continuato a vivere nella stessa casa di via Rosario Nicolò a Torraccia: si tratta dello stesso luogo in cui la donna è stata uccisa.

Fine del matrimonio e la malattia

Lo stesso sostituto commissario Carpineti aveva interrotto il suo matrimonio, con tanto di casa messa in vendita, pur continuando ad abitarci da solo. L’autore del femminicidio-suicido era molto legato alle sua famiglia. “Era un tipo simpatico e socievole con cui si stava bene insieme, era un po’ che non lo vedevo, ma so che ultimamente era entrato in depressione e che era assistito da uno psicologo“, spiega un collega.

Qualcosa nel loro rapporto si sarebbe incrinato a tal punto da voler chiudere la relazione. E se da un lato c’è qualcuno che vuole chiudere la storia, dall’altro capita spesso in questi casi la mancata accettazione. La donna aveva invece un figlio 20enne che frequenta la scuola allievi agenti di Piacenza, con un sogno nel cassetto di ripercorrere le orme della madre e del padre.

Femminicidio Roma
Poliziotto uccide la compagna e collega, poi si toglie la vita a Roma (ANSA)

Carpineti non avrebbe accettato la fine della relazione, cercando continuamente la donna e presentandosi a sorpresa in casa. Ma la vita della donna è stata travolta anche dalla scoperta della malattia: da poco tempo aveva saputo di doversi curare a causa di un tumore al seno.

Proprio il giorno del delitto, infatti, si era preparata per affrontare il suo primo giorno di chemioterapia. Uscendo dall’appartamento, però, è stata colpita da Carpineti, senza alcuna possibilità di difendersi, l’uomo si è invece tolto la vita dopo aver ucciso la compagna Pierpaola Romano.

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