Il maltempo, con relative emergenze, ha caratterizzato l’Italia nella primavera inoltrata. Ora torna il caldo: come saranno le previsioni.
L’Italia fa i conti con il maltempo: la primavera, invece di alimentare speranze, ha acuito i dubbi a causa di emergenze climatiche e un tempo non esattamente incline alle aspettative di stagione. L’alluvione in Emilia-Romagna è stata – nel vero senso della parola – la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
Una regione messa in ginocchio da acqua e fango. L’emergenza da fronteggiare e il poco tempo (senza contare i fondi esigui che devono arrivare subito) a disposizione. La ripresa non può essere un’utopia, ma deve continuare a rappresentare una priorità . Lo stesso monito arriva riguardo al clima, con cui però si fanno i conti in maniera leggermente più sospetta e parzialmente timorosa.
Il cambiamento climatico e l’impatto ambientale sono due fattori importanti, di primo piano, e non più utopie con cui convivere. Serve una politica mirata che passa anche dalla concezione e comprensione del barometro. Temperature fuori norma e condizioni climatiche inedite rispetto al periodo: anche questo vuol dire cercare di fare sistema. Mettere ordine e, laddove sia possibile, correre ai ripari.
Ora i meteorologi parlano di anticiclone africano: vale a dire che la primavera in modalità autunno-inverno sembrerebbe essere finita. I primi di giugno, infatti, dovrebbero consegnare all’Italia temperature da bollino rosso. Al sud potrebbero toccarsi i 35 gradi, mentre al nord arrivano giornate da 25-27 gradi di massima.
Una tendenza che potrebbe tranquillamente lasciar pensare che sia arrivata l’estate: un quadro simile, invece, va interpretato come nuovo campanello d’allarme. La premessa bollente di queste settimane lascia intendere che sarà un’estate intermittente: caldo e afa per alcuni periodi – più o meno lunghi – seguiti da altrettanti nubifragi.
Questo significa che quello che è successo in Emilia-Romagna può succedere altrove. Si consiglia, anzi: è necessaria, una politica di prevenzione che inizia con il dragare i fiumi e mettere a norma le strade. Le bolle d’acqua non si devono creare: fermare la natura è impossibile, ma cercare di comprenderla e conviverci è un dovere.
Maggiore attenzione, l’imperativo di due parole passa dalle prossime settimane in cui di promemoria ce n’è un altro: vietato sbagliare che stavolta nessuno può più permettersi disattenzioni. Tanto nell’eventualità quanto nella gestione di emergenze. L’estate è arrivata: aprire gli ombrelloni, ma non chiudere gli occhi resta fondamentale.
Importanti novitĂ per chi utilizza Instagram. Una buona notizia visto la situazione che vige in…
Arriva un'importante sentenza che favorisce l'agenzia delle Entrate e rischia di penalizzare notevolmente tutti gli…
I numeri che riguardano Stranger Things sono per certi versi davvero incredibili. Nessuno se lo…
Una nuova sentenza cambia totalmente il modo di fare ed è una situazione storica. Fondamentale…
Una vera e propria svolta nel mondo delle carte di credito. Arrivano importanti novitĂ per…
Il cane è il miglior amico dell'uomo ma stavolta può costarti davvero caro. Guai a…