Lo Stato ha analizzato i costi del Superbonus, dato che va ben oltre le iniziali idee di spesa: la stima aggiornata supera i 67 miliardi di euro.
Lo Stato ha di fatto sborsato per il Superbonus quasi il doppio della stima iniziale. A dichiararlo è Giovanni Spalletta, in qualità di direttore generale del dipartimento Finanze del ministero dell’Economia durante l’audizione della commissione Bilancio alla Camera.
![Superbonus 110%](https://www.free.it/wp-content/uploads/2023/05/Truffa-Superbonus-110-20230504-free.it_.jpg)
L’iniziale spesa prevista era di 35 miliardi, ma la stima aggiornata sarebbe invece arrivata a 67,12 miliardi. Andando ad analizzare il Bonus facciate, invece, la spesa iniziale era di 5,9, quella effettiva 19.
Le cifre
Analizzando i numeri, infatti, Spalletta parla di una differenza fra stime e aggiornamento delle stesse che analizza il periodo 2020-2035. Si parla di 45,2 miliardi di euro, di questi 32 per il Superbonus. Il direttore generale ha spiegato che le previsioni sugli andamenti sarebbero contenuti nel Documento di Economia e Finanza (DEF).
Lo stesso Biagio Mazzotta, in qualità di ragioniere generale dello Stato, ha parlato durante l’audizione e offerto un quadro ancora più ampio sulla questione. L’attenzione è stata rivolta alla revisione dell’Eurostat che riguarda i criteri di classificazione dei crediti da Superbonus e anche quelli del bonus facciate. “La revisione della classificazione ha comportato un anticipo del profilo temporale degli effetti sull’indebitamento netto rispetto alla registrazione per cassa“, ha spiegato Mazzotta.
![Superbonus](https://www.free.it/wp-content/uploads/2023/04/Superbonus-20230406-free.it_.jpg)
L’aumento dei costi delle agevolazioni ha di fatto provocato un peggioramento delle stime e del debito, con “particolare attenzione concentrata negli anni 2023-2026“, spiega Mazzotta.
Per quanto riguarda il Superbonus, invece, gli investimenti ammessi sul fronte Superbonus ammontano a oltre 74 miliardi, mostrando però “un netto rallentamento rispetto al periodo precedente sia degli investimenti che dei lavori ultimati e il freno maggiore è venuto dal blocco dello sconto in fattura e della cessione del credito“.
Cosa è il Superbonus
Il Superbonus è l’agevolazione fiscale che consiste nella detrazione del 110% per le spese sostenute a partire dal primo luglio 2020, nello specifico di “realizzazione di specifici interventi finalizzati all’efficienza energetica e al consolidamento statico o alla riduzione del rischio sismico degli edifici. Tra gli interventi agevolati rientra anche l’installazione di impianti fotovoltaici e delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici“, si legge sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
Proprio il Superbonus spetta fino al 31 dicembre 2025 al 110% per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2023, 70% per quelle nel 2024 e 65% per quelle nel 2025.
In risalita dopo la pandemia
Un’accelerazione delle spese del Superbonus che è avvenuta dopo le iniziali difficoltà causate dal periodo di pandemia, di fatto “una dinamica crescente delle spese del Superbonus, con una forte accelerazione a partire dal 2021“, si legge sul Corriere della Sera.
![Superbonus 110%](https://www.free.it/wp-content/uploads/2023/04/Superbonus-110-20230406-free.it_.jpg)
Il ministero Economia e Finanze ha comunicato che dai dati Enea risultano al 30 aprile 2023 circa 407mila interventi edilizi incentivati per “74,6 miliardi di investimenti ammessi a detrazione. A questi 74,6 miliardi corrisponde un effettivo beneficio fiscale pari a circa 82 miliardi di euro“, si legge.