Morte Giorgio Simone, svolta nelle indagini: non fu un incidente domestico

La morte di Giorgio Simone non sarebbe dovuta a un incidente domestico come si credeva in un primo momento. A distanza di tre anni dal decesso arriva la svolta nelle indagini. Nel registro degli indagati spunta il nome della fidanzata del giovane salentino. E non solo lei

Giorgio Simone, l’operatore socio sanitario di Montesano salentino, è morto il 16 aprile 2020 a Rivergaro, provincia di Piacenza. La causa del decesso inizialmente fu attribuita a un incidente domestico. Ma le indagini ora dicono un’altra verità: il giovane sarebbe stato spinto dalla fidanzata.

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Morte Giorgio Simone, a distanza di tre anni la svolta nelle indagini. Indagata la fidanzata per omicidio. Altre 5 persone indagate (@facebook) free.it

A causare la morte del 28enne è stata un’emorragia causata dall’impatto del ragazzo contro una porta a vetri. A distanza di tre anni dagli approfondimenti eseguiti dagli inquirenti si è giunti a una conclusione che ha portato ad una svolta nelle indagini: “non fu un incidente ma un atto dettato da un’azione impulsiva da parte della fidanzata del giovane”.

Una svolta decisiva quindi che ha portato a riaprire il caso sulla morte del 28enne salentino che sembrava destinata, invece, a chiudersi senza un colpevole. Ora la 30enne di origini piacentine è iscritta nel registro degli indagati.

Morte Simone Giorgio: la fidanzata accusata di omicidio

La Procura di Piacenza accusa la fidanzata di Simone Giorgio, morto nell’aprile del 2020 in pieno periodo di lockdown, di omicidio preterintenzionale. Secondo la ricostruzione dei fatti, come riporta anche Repubblica, quel giorno del 16 aprile 2020, dopo una lite con la fidanzata avvenuta nella casa in cui i due convivevano, il giovane di origini salentine aveva tirato un calcio ad una porta non appena la fidanzata infermiera si era barricata in stanza, finendo così per rompere il vetro e tagliandosi l’arteria poplitea del polpaccio che ne causò il decesso.

Morte Giorgio Simone
Morte Giorgio Simone, svolta nelle indagini, il 28enne salentino non morì per un incidente domestico. Indagata la fidanzata e altre 5 persone(ansa) free.it

Ma la madre e il padre del giovane salentino non hanno mai creduto all’incidente domestico e, seguiti dall’avvocato Fabrizio Ferilli, hanno depositato una consulenza a firma della criminologa Isabel Martina che ha completamente stravolto la dinamica dei fatti accaduti nel 2020.

La ricostruzione fatta dalla criminologa di parte Isabel Martina è che nel corso della discussione tra i due fidanzati, la ragazza avrebbe dato un colpo al petto al fidanzato Simone e, il colpo avrebbe fatto cadere all’indietro il giovane facendolo finire contro la vetrata.

Gli altri 5 indagati accusati di omicidio colposo e lesioni personali colpose

Nel registro degli indagati oltre alla fidanzata di Giorgio Simone spuntano anche altri 5 nomi: due infermieri, due autisti soccorritori e una volontaria di pubblica assistenza. Tutti e cinque sono accusati di omicidio colposo e lesioni personali colpose.

Simone Giorgio, infatti, sarebbe stato portato in ospedale un’ora e mezza dopo l’invio dei soccorsi. Inoltre, risulta che non sarebbero state praticate le prescrizioni dal protocollo nazionale Ares del 118. Secondo gli investigatori queste condotte e il ritardo non avrebbero consentito di esercitare le solite procedure salvavita, con la conseguente morte del giovane 28enne.

Sulla base della consulenza medico-legale della criminologa, il pubblico ministero ha avanzato istanza al magistrato per le indagini preliminari di procedere con un incidente probatorio e un’istanza che ricostruirà la precisa dinamica dei fatti che hanno portato alla morte Simone.

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