Inchiesta Juventus, Giorgetti non perdona: il Ministro “distrugge” i bianconeri

Inchiesta Juventus, scendono in campo tutti. Anche i Ministri. Giorgetti contro i bianconeri: parole durissime.

Inchiesta Juventus, siamo nella fase più calda. Tutti gli occhi sono puntati sulla semifinale di Europa League contro il Siviglia in cui la Vecchia Signora si gioca tutto. Un futuro che ancora non c’è, perchè ogni cosa dipenderà dalle sorti dell’inchiesta plusvalenze e dalle ripercussioni sugli stipendi. Senza contare gli intrecci di mercato.

Juventus Codacons
Juventus nel mirino di Giorgetti (ANSA)

C’è tutto, troppo, secondo il Ministro dell’Economia e delle Finanze Giorgetti. L’uomo di Stato – presente all’evento “Vite da campioni” al Foro Italico – non può fare a meno di parlare di Juve e della situazione che i bianconeri stanno vivendo tra campo e tribunali. Il Ministro non va tanto per il sottile: “Sei una squadra di calcio con uno stadio di proprietà e vieni accusata di falso in bilancio? Io mi rifaccio sulla struttura. Gli va sequestrato lo stadio, punto. Bisogna concepire che il modello degli anni ’80 per queste cose non va più bene”.

Giorgetti stronca la Juventus: attacco pesantissimo

Giorgetti parla chiaro e lancia la stoccata. Chiaramente la Juventus chiarirà la propria posizione nelle sedi opportune. Intanto la politica (una parte di essa) ha fatto chiarezza e vuole maggiore severità: tra il dire e il fare ci sono le possibilità di attuazione. Giorgetti vorrebbe la linea dura, ma prima va capito se ci sono oppure no i margini per una rivalsa.

Giorgetti annuncio caro carburanti
Il Ministro netto sulla Juve (ANSA)

La Juventus ha la pena sospesa, per quanto riguarda la FIGC, ora la palla passa al Collegio Federale. Per questo potrebbe esserci una nuova penalizzazione, mentre la UEFA pensa di escludere – qualora i capi d’accusa fossero confermati – la Juventus dalle coppe europee. Insomma, prima ancora che si esponesse il Ministro dell’Economia e delle Finanze sulla questione, la situazione era già delicata.

Sapere che un esponente massimo delle istituzioni vigenti è pronto a calcare ancora di più la mano non aiuta i bianconeri. È vero che non decide solo lui, ma una voce autorevole come quella di Giorgetti fa eco e le ripercussioni potrebbero arrivare ovunque. Persino nei Palazzi di Giustizia.

Impostazioni privacy