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730 precompilato, via alle dichiarazioni: la procedura corretta per inviare senza problemi

Published by
Andrea Desideri

730 precompilato, si può partire. Dall’11 maggio è possibile cominciare a inviare le dichiarazioni: la procedura più corretta.

Dichiarazione dei redditi, le procedure entrano nel vivo: questo periodo è quello più caldo per inviare la propria situazione tributaria. Le stime fra entrate e uscite determinano il quadro completo per quello che verrà: la tassazione finale e la conseguente stima dell’F24. Dinamiche sempre uguali, la cui reiterazione però non è sinonimo di sicurezza e serenità se le procedure vengono fatte nella maniera sbagliata.

Dichiarazione dei redditi, come utilizzare il modello precompilato (ANSA)

Quindi occorre tenere d’occhio alcuni aspetti fondamentali. Dal 2 maggio, infatti, è possibile dare un’occhiata ai modelli 730 precompilati che servono per mettere nero su bianco i propri conti. Intesi come redditi entranti e spese uscenti. Dall’11 del mese corrente, infatti, è possibile inviare quanto appreso in maniera telematica oppure con l’aiuto di un commercialista che trovate sia nei CAF (Centri Assistenza Fiscale) o negli studi privati.

730 precompilato, dall’11 maggio via alle segnalazioni: cosa fare

Nello specifico, le modalità di accesso possono essere sia dirette che indirette: l’utente, infatti, oltre ad accedere direttamente alla propria dichiarazione ha la possibilità di delegare direttamente un professionista qualificato. Quali sono, quindi, le procedure corrette da seguire prima dell’invio? Si parte da una prima consapevolezza: accedere alla dichiarazione precompilata è possibile solo se si è in possesso di Carta Nazionale dei Servizi, oppure SPID (l’identità digitale che ha bisogno di essere riconfermata ogni volta. Se non si entra per più di qualche tempo, è consigliabile rifare le procedure).

Dichiarazione dei redditi, i nuovi parametri per modelli precompilati (ANSA)

In alternativa – come ultima possibilità – c’è la CIE: Carta d’Identità Elettronica. Sempre se non si hanno le credenziali dispositive rilasciate dall’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale. Una volta entrati e al cospetto delle diverse alternative possibili, viene chiesto di scegliere il modello: selezionare la voce “precompilato” e procedere.

Prima, però, attenzione a eventuali modifiche da fare. Anche se la giacenza media non è cambiata, occorre prestare attenzione perchè potrebbe essersi modificata la ripartizione dei redditi. Se avete un’unica entrata, tanto meglio. In caso di più clienti per un unico importo collettivo, è necessario fare attenzione. In special modo alla tassazione dei singoli incarichi. Una specifica, talvolta, può pregiudicare determinate possibilità.

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