Decreto Lavoro, contratti, stipendi e sgravi fiscali: cosa cambia per le aziende

Decreto Lavoro, il Governo è all’opera per mettere a punto la manovra che seguirà il Reddito di Cittadinanza: cosa cambia per le aziende.

Il Decreto Lavoro è al vaglio del Governo: la maggioranza sta studiando le misure da mettere in correlazione a quello che sarà il nuovo Reddito d’Inclusione che manderà in pensione l’ex Reddito di Cittadinanza. In tal senso pronta una sferzata anche sui contratti: si sta vagliando l’ipotesi dei 100 euro in più in busta paga per chi ha un reddito inferiore ai 15mila euro annui.

Reddito di cittadinanza
Decreto Lavoro, le anticipazioni (Immagine Rete)

Le intenzioni ci sono, ma rimangono gli interrogativi su come trovare le eccedenze da gestire. Questi soldi andranno regolati e trovati attraverso tagli specifici che porteranno anche al ridimensionamento del cuneo fiscale: le stime non sono sembrate incoraggianti, come dimostra la reazione del Fondo Monetario rispetto alla presentazione del nuovo Documento di Economia e Finanza.

Decreto Lavoro, sgravi fiscali per chi assume: le priorità

La strada da percorrere è ancora in salita, Giorgia Meloni tiene la barra dritta con un occhio alle aziende: garantiti anche sgravi fiscali del 20/25% per chi assume Under 30. Questa la proposta che, però, rischia di far slittare ulteriormente la tabella di marcia: i conti si stanno facendo e i contratti devono eliminare le specifiche a termine.

Giorgia Meloni
Giorgia Meloni accende il dibattito sul lavoro (ANSA)

Basta con voucher per apprendisti anche a chi possiede esperienza pluriennale: questo l’iter da seguire assiduamente secondo il Ministro Calderone che dopo i recenti colloqui assicura una chiusura in tempi rapidi. Il Disegno di Legge dovrebbe essere approvato nelle prossime settimane, prima un altro importante incontro con i sindacati: le sigle principali promettono battaglia, in special modo sui contratti che stando agli ultimi aggiornamenti non rispetterebbero i massimali proposti dalle principali categorie.

Dai metalmeccanici in su vige il malcontento che si riversa anche nelle principali piazze d’Italia dove la Festa dei Lavoratori prende forma. Le proteste tornano ad essere l’anima dei cortei, in attesa di certezze anche sul piano strutturale e formativo senza dimenticare il tema della sicurezza. Le aziende si aspettano un cambio di passo che deve pervenire, innanzitutto, dalla politica.

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