Barbara Capovani, donati gli organi della psichiatra uccisa a Pisa. La scoperta sui precedenti dell’assassino

Barbara Capovani la psichiatra aggredita da un ex paziente a Pisa è morta ieri. A comunicarlo il bollettino medico che sottolinea l’espressa volontà della dottoressa di donare gli organi

L’accertamento della morte cerebrale della 55enne Barbara Capovani aggredita lo scorso venerdì pomeriggio da un ex paziente mentre usciva dall’ospedale Santa Chiara di Pisa dove prestava servizio come psichiatra, è stato confermato nella serata di ieri, domenica 23 aprile, poco prima della mezzanotte.

Morta psichiatra
Morta psichiatra aggredita a Pisa da ex paziente. La reazione del ministro della Salute (ansa) free.it

Nell’annuncio del decesso diramato tramite un bollettino medico congiunto dell’Azienda ospedaliero-universitaria pisana e dell’Azienda Usl Toscana nord-ovest, si legge, come riporta anche la Gazzetta, la volontà della donna nel procedere alla donazione degli organi.

“Come già preannunciato nel precedente bollettino medico si procederà alla donazione degli organi così come da volontà espressa in vita dalla Dr.ssa Capovani, condivisa dai familiari e autorizzata dal magistrato”. Nel frattempo, l’assassino della 55enne nonché ex paziente, Gianluca Paul Seung è stato fermato dalla polizia.

Morta psichiatra aggredita dall’ex paziente a Pisa. La reazione del ministro della Salute

La psichiatra Barbara Capovani di 55 anni è deceduta ieri sera dopo essere stata ricoverata presso l’ospedale Santa Chiara di Pisa a seguito dell’aggressione subita da parte di un suo ex paziente, Gianluca Paul Seung, avvenuta venerdì scorso proprio all’esterno dello stesso nosocomio toscano.

Morta psichiatra
Morta psichiatra aggredita a Pisa: cambiato capo d’imputazione per l’assassino (ansa) free.it

Dall’Azienda ospedaliero-universitaria pisana, viene comunicato che “gli organi della dottoressa Capovani saranno donati, assecondando in tal modo una sua espressa volontà che i familiari hanno condiviso”. Come riporta anche il Messaggero, il pm Giovanni Porpora e ill sostituto procuratore Lydia Pagnini, hanno autorizzato le procedure di espianto.

Conseguentemente la morte della 55enne la Procura della Repubblica ha reso noto che verrà cambiato il capo di imputazione contestato all’assassino della donna, Gianluca Paul Seung da: tentato omicidio aggravato dalla premeditazione e lesioni gravissime nei confronti di un esercente professioni sanitarie, a omicidio aggravato dalla premeditazione. Intanto, come riporta il quotidiano, in una nota il ministro della Salute, Orazio Schillaci afferma che quello che è capitato alla dottoressa è una “violenza inaccettaile. La morte di Barbara Capovani mi addolora profondamente. Ringrazio la famiglia per aver scelto di donare gli organi di Barbara e rivolgo a loro il mio personale e sentito cordoglio. La sicurezza di tutti gli operatori sanitari e socio-sanitari mi sta particolarmente a cuore ed è per me una priorità su cui mi sono impegnato da subito. Insieme al ministro Piantedosi abbiamo aperto posti di polizia negli ospedali e disposto la procedibilità d’ufficio per chi aggredisce personale sanitario e sociosanitario”.

La follia premeditata dell’assassino

Fermato domenica notte nella sua abitazione di Torre del Lago, frazione del comune di Viareggio, il 35enne Seung si trova al momento rinchiuso nel carcere Don Bosco di Pisa. Al momento del fermo l’uomo ha tentato la fuga ma senza risultato. L’aggressore era già noto alle forze dell’ordine per aver avuto comportamenti violenti in passato.

Solo poco tempo prima era stato arrestato per un’altra aggressione avvenuta presso il tribunale di Lucca. In passato aveva ricevuto anche fogli di via non solo dalla stessa Lucca ma anche da Prato e Pisa. Dal suo profilo social vengono alla luce dettagli inquietanti sulla sua personalità come tesi complottiste su Chiesa, massoneria, guerra in Ucraina. Il giorno prima dell’aggressione, Gianluca Paul Seung aveva chiesto un appuntamento alla psichiatra Barbara Capovani, senza però riuscire ad incontrare la dottoressa. Il giorno seguente, la violenta aggressione è impressa nelle telecamere di videosorveglianza esterne dell’ospedale. Le stesse immagini che hanno poi portato all’identikit dell’assassino.

Dalle immagini video emerge una scena cruenta con una sequela di colpi inferti alla donna con un oggetto – non ancora ritrovato dagli inquirenti. Secondo le indagini spunta fuori che l’uomo era in cura presso il Servizio psichiatrico diagnosi e cura di Pisa dal 2019 e che nutriva forti rancori verso la dottoressa. Secondo gli investigatori che indagano sul caso, l’aggressore avrebbe tentato di aggredire la donna già il giorno precedente ma la dottoressa non era in servizio. Dunque l’uomo immortalato dalle telecamere in abiti scuri, coperto in parte da cappello e mascherina chirurgica e in spalla uno zaino, aveva fatto rientro nella sua abitazione e aspettato, pazientemente, il giorno successivo per portare a termine il suo diabolico piano. Per tale motivazione la procura della Repubblica contesta a Gianluca Paul Seung “l’aggravante della premeditazione”.

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