Il Ministro dell’Economia Giorgetti entra a gamba tesa sul tema: meno tasse per chi fa figli. La proposta divide, cosa prevede.
Lollobrigida aveva fatto discutere con le parole sulla “sostituzione etnica”. Giorgetti – tra le fila della maggioranza – prova ad aggiustare il tiro. Si cammina sulle uova in Fratelli d’Italia, le parole vanno calibrate e le idee ancor di più: il rilancio del made in Italy rischia di passare come denigratorio se non si presta attenzione a certi dettagli, un termine può cambiare tutto.
Al centro del dibattito, infatti, torna la natalità: il problema è il calo demografico. Le statistiche confermano che nei prossimi anni l’Italia potrebbe ritrovarsi con un milione e mezzo di residenti in meno. Questo non solo è preoccupante, ma rappresenta una vera e propria resa delle nuove generazioni che non fanno più figli in primis perchè non si sentono tutelati: meno lavoro, più tasse.
Il mantra dei giovani, che poi tanto acerbi non sono perchè si parla comunque di Under 30, è chiaro: non ho certezze, non faccio figli. Qualche garanzia in più prova a darla il Ministro dell’Economia Giorgetti. L’uomo lancia una proposta tra utopia e paradosso: “Meno tasse per chi fa figli”. In molti storcono il naso dalle opposizioni, ma il Ministro risponde nel merito asserendo che si tratterà – qualora passasse l’iter – di una decurtazione pari a 10mila euro per ogni figlio a carico.
Tutto senza limiti di reddito e fino alla fine del percorso di studi della prole. Se non è abbattimento di costi questo, poco ci manca. Il problema – secondo gli analisti e una parte degli oppositori – sono le cifre. Tassi del genere, stando alle recenti stime, sembrano impossibili da mantenere.
Soprattutto rispetto a quanto emerso nell’ultimo DEF. Insomma, tra il dire e il fare, ci sono di mezzo le possibilità: quella di Giorgetti è una proposta che resta sul tavolo. Il tempo dirà se sarà possibile farla diventare realtà oppure no. C’è chi scuote la testa e chi spera, ma resta il rammarico – in special modo al nord Italia – dove un riconoscimento per famiglie lo aspetterebbero da tempo. Si tratta delle unioni omogenitoriali. In ballo non ci sono soldi, ma il futuro di tanti e tante che rischiano di veder sfumare progetti a causa di un dibattito etico e politico.
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