Giappone, attentato durante un comizio. Al centro del mirino il premier Kishida

In Giappone l’attentato avvenuto mentre il primo ministro Fumio Kishida stava pronunciando un discorso durante un comizio politico ha sconvolto l’intera Nazione. Cosa è successo 

Una scena già vissuta quella accaduta nella città di Wakayama, Giappone, durante un comizio politico intorno le 11:30 della mattina. Un attentato che ricorda quello di nove mesi fa in cui l’attentatore colpì mortalmente l’ex premier Shinzo Abe.

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Attentato Giappone, nel mirino il premier Kishida (ansa) free.it

A distanza di quasi un anno, oggi tutto si ripete. A cadere nel mirino dell’attentatore è il primo ministro giapponese Fumio Kishida. L’attentato è avvenuto mentre il primo ministro pronunciava un discorso a sostegno del candidato ufficiale del Partito Liberal Democratico nell’area portuale di Saigasaki, Wakayama.

Improvvisamente tra la folla di gente qualcuno lancia un cilindro argentato che è esploso poco dopo provocando un denso fumo bianco che invade la scena. Fortunatamente il premier è riuscito ad allontanarsi in tempo, prima della fine. Così si è salvato Kishida. Ma cosa si sa sull’attentato?

Attentato Giappone, primo ministro Kishida nel mirino

Dopo la morte dell’ex premier avvenuta nove mesi fa e l’attentato di ieri sempre in Giappone, sembrerebbe che il grado di sicurezza del Paese faccia acqua un po’ ovunque. Questa volta il primo ministro, oggetto dell’attentato, si è salvato. Non è ancora ben chiara la dinamica del fatto ma da quello che si apprende da chi era presente sulla scena, l’attentato è avvenuto durante un comizio politico.

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Attentato Giappone, il premier nel centro del mirino dell’attentato (ansa) free.it

Sono le 11.30 della mattina, ora locale in Giappone. Fumio Kishida sta parlando alla folla quando all’improvviso un giovane uomo, poi fermato dalle autorità giapponesi, lancia un cilindro argentato che esplode emettendo una nube di fumo bianca, molto probabilmente per annebbiare la scena ed agire indisturbato sul primo ministro.

Per fortuna l’attentato non va in porto. Il premier si salva e, secondo quanto riportato anche da la Repubblica, non si segnalato feriti tra la gente presente al comizio, (si stima la presenza di 200-300 persone). La polizia, intervenuta immediatamente, ha arrestato il presunto attentatore. Al momento del fermo, l’uomo aveva con se uno zaino di colore grigio sulle spalle e un accendino, usato probabilmente per accendere la miccia dell’esplosivo.

La dinamica dell’agguato

Secondo quanto riportato dal quotidiano Mainichi Shimbun presente al comizio con un suo reporter, il primo ministro Fumio Kishida, dopo aver assaggiato vicino al porto dei frutti di mare locali, si è spostato nel luogo prescelto per il comizio per tenere il suo discorso. Erano presenti oltre 300 persone.

Ma nel momento in cui sul palco sale Kishida, compare il cilindro misterioso che viene lanciato sul pavimento con l’obiettivo che rotolasse sulla pavimentazione fino a raggiungere il premier giapponese. L’oggetto non ha raggiunto però la meta sperata e anche se la fumata bianca è partita, così come l’esplosione successiva, nessuno è rimasto ferito. Un filmato mostra la scena: si vede un uomo, sospettato attentatore, con il volto coperto da  occhiali e mascherina.

Tra i testimoni presenti al momento dell’attentato c’è chi ha raccontato di aver visto il presunto attentatore tenere in mano un cilindro d’argento e con una mano cercare di accendere l’oggetto con l’uso di un accendino. Fumio Kishida, una volta in salvo ha espresso il suo pensiero sull’accaduto dicendo, come riporta la Repubblica: “Ho visto qualcosa che veniva lanciato, ma sono riuscito a scappare perché c’è stato un lasso di tempo sufficiente tra il lancio dell’oggetto e l’esplosione”. Nel frattempo, il ministro degli Esteri Antonio Tajani, esprime la sua vicinanza al premier giapponese con un tweet pubblicato sul social: “La mia vicinanza al premier Kishida per quanto accaduto”. 

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