Cartelle esattoriali, proroga di 5 anni: chi potrà posticipare i pagamenti

Le cartelle esattoriali continuano a tenere banco: sarà possibile prorogare i pagamenti per 5 anni, come funziona la nuova distribuzione.

Cartelle esattoriali, la Legge di Bilancio pressa. Il punto resta la tregua fiscale, non diventata pace per volere delle opposizioni che continuano a fare muro su questo. Il Governo tuttavia, nel nuovo provvedimento, ha intenzione di stralciare le pendenze più datate e spostare l’attenzione sulle novità: ovvero chi ha delle questioni arretrate da sistemare avrà 20 rate in più per poterlo fare.

Cartelle esattoriali: le mosse del governo Meloni
Cartelle esattoriali: le mosse del governo Meloni – AnsaFoto

Significa una proroga di 5 anni. Il punto è che deve dimostrare la volontà di rimettersi in pari. Il ruolo dell’Agenzia delle Entrate e della Previdenza in questo caso è fondamentale. Necessario è anche l’apporto del proprio ente di riferimento che deve accordarsi precedentemente.

Cartelle esattoriali, altri 5 anni a disposizione: cosa significa per i contribuenti

Una sorta di patto tra il contribuente e il preposto a ricevere il saldo debito. Accordo che dovrebbe agevolare ogni sospeso. Importante, per quel che concerne la Legge di Bilancio, anche per snellire ogni situazione pregressa e guardare al prossimo futuro. Le opposizioni criticano la scelta poiché ritengono che si faccia un favore ai cattivi pagatori, ma secondo i promotori del provvedimento è tutto il contrario: “In tal modo si darà una sferzata al bilancio e rientreranno quei soldi che sembravano essere caduti nel dimenticatoio”, dichiarano dalla maggioranza.

Cartelle esattoriali termini
Nuovi termini per i contribuenti (ANSA)

La situazione, però, resta da verificare. Si capirà cosa vuol dire non appena i primi risultati verranno in superficie. Questo è anche tempo di dichiarazioni dei redditi, perciò le somme – nel vero senso del termine – si tireranno da settembre in poi. Quando emergerà il quadro completo in ambito fiscale. Le basi ci sono, ma lo scontro resta aperto. Quindi maggioranza e opposizione continueranno a lanciarsi reciproche frecciate, ma la cornice del lavoro e risarcimento resta in primo piano: i contribuenti hanno bisogno di risposte.

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