Champions League, Michael Oliver torna a insidiare l’Italia: chi arbitrerà il fischietto del “bidone” di Buffon

Michael Oliver torna a insidiare l’Italia: l’uomo arbitrerà una delle squadre italiane di Champions. I tifosi lo ricordano grazie a Buffon.

A volte ritornano. Michael Oliver insidia gli italiani con una nuova certezza. Quella che porta a vederlo ancora con il fischietto in bocca nei quarti di finale di Champions. Dopo la Juventus è la volta dell’Inter. I nerazzurri si giocano il tutto per tutto contro il Benfica: stare ancora in Champions per loro è vitale.

Oliver Buffon
Micheal Oliver, l’arbitro che fece stizzire Buffon (ANSA)

Visto che in campionato le cose vanno a rilento. Il sottomarino giallo è un avversario insidioso ma tutto è possibile. Anche un arbitraggio particolare: Oliver è noto per la sua severità e intransigenza. Ne sa qualcosa Gianluigi Buffon che, nel 2018, si vide spedire a casa dal fischietto britannico.

Micheal Oliver insidia Champions: l’arbitro castiga Juve dirigerà l’Inter

Il direttore di gara con “un bidone dell’immondizia al posto del cuore” perchè fischiò un fallo da rigore a Benatia su Lucas Vazquez: la possibilità c’era, ma il portiere bianconero – ora in forza al Parma – non era dello stesso avviso e si sfogò in questo modo. Un’avvisaglia notevole per il club nerazzurro che entrerà in campo con un fattore in più da tenere in considerazione.

Buffon Oliver
Il portiere ha un conto aperto con l’arbitro (ANSA)

Se riuscirà a spedire fuori anche la squadra di Inzaghi, sarà ufficiale: Oliver tabù delle italiane. Gli scommettitori lo garantiscono. Anche se è presto per fare i conti. I bookmakers, però, si divertono a puntare su tutto e trovare qualcuno che ha voglia di rischiare è semplice.

Giocare responsabilmente è la prima prerogativa, ma gli attenti non mancano. Al pari di coloro che hanno buona memoria. L’arbitro ha la fama di fischietto repentino: ecco perché Inzaghi (e non solo lui) deve stare attento. In campo può succedere di tutto. Buffon insegna: non ci sono bidoni che tengono. La legge del campo non perdona.

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