Ragazza violentata sul treno, spunta testimone che è andato via: la rabbia della vittima

Una giovane di 21 anni ha denunciato una violenza sessuale avvenuta sul treno fra Varese e Treviglio: la ricostruzione della vicenda e l’importanza delle telecamera di sorveglianza per risalire all’autore. 

La ragazza 21enne ha denunciato la violenza a bordo di un treno del passante milanese fra Varese e Treviglio. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, i fatti sarebbero avvenuti fra Porta Garibaldi e Porta Vittoria.

Violenza passante milanese
Il racconto della giovane e la denuncia, la ragazza si trova adesso in Germania (ANSA)

La persona accusata della violenza, con tanto di descrizione, sarebbe un cittadino 40enne probabilmente di origine sudamericana. Sono questi i dettagli emersi dalle immagini di videosorveglianza della stazione di Milano.

Il caso

La ragazza ha rilasciato un breve commento al Corriere, spiegando di avere un trauma legato proprio a quel posto, nello specifico la metropolitana di Milano e quel tratto in particolare. “Ed è cambiata la mia percezione del pericolo: ora so che qualcosa di brutto può accadere e travolgerti quando non te lo aspetti“, ribadisce la giovane.

La ragazza ha ribadito ancora una volta che lei e l’aggressore non erano da soli. Insieme a loro ci sarebbe stato un giovane di circa 30 anni. Secondo la 21enne, l’uomo avrebbe visto la scena iniziale, magari intuendo le intenzioni del malcapitato, poi sarebbe però andato via. “Ha pensato di lavarsene le mani. E ha la coscienza sporca tanto quanto il mio aggressore“, ribadisce la giovane che ora vive e lavora in Germania.

La denuncia della giovane che ha subito violenza sul passante fra Varese e Treviglio
Il commento della ragazza dopo l’identikit, caccia all’aggressore presente sul passante milanese fra Varese e Treviglio (ANSA)

La ragazza ha spiegato di aver subito un’altra violenza quando aveva 14 anni. All’epoca il responsabile fu un maggiorenne che, però, non riuscì a denunciare. Il centro antiviolenza, all’epoca dei fatti, le avrebbe detto di non poter fare nulla visto che la giovane non aveva prove. “Quando sono andata alla polizia era passato troppo tempo. Limitare il tempo entro cui sporgere denuncia è terribile: la vittima ha bisogno prima di processare quanto subito“, spiega.

In questo caso ha invece scelto di andare subito presso gli uffici della Polizia Ferroviaria di Treviglio per spiegare quanto accaduto. Nel frattempo l’identikit del presunto aggressore si trova nelle mani della Polizia, la giovane spera di poter ricevere giustizia e un regolare processo a carico dell’uomo che l’ha violentata. “Il pensiero che l’aggressore possa fare quello che ha fatto a me ad altre donne o ragazze mi inquieta. Ed è molto probabile che lo rifaccia“, ha concluso la 21enne.

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