La Corte di Cassazione ha deciso che la nonna dovrà mantenere il nipote visto che il padre non paga il mantenimento del ragazzo. Papà inadempiente e conseguente elemento ricaduto direttamente sui nonni.
La Cassazione ha stabilito che in caso di un padre inadempiente, quindi non in grado di mantenere un figlio, toccherà alla nonna provvedere al sostentamento del nipote. La donna ha provato a chiamare in casa l’omologa lato materno per contribuire alle spese, ma non potrà farlo, a meno di modifiche del provvedimento.
La controversia va avanti da anni e parte dal 2010 quando il Tribunale di Velletri impose ai nonni paterni di un bambino di contribuire al mantenimento del nipote, cosa che avrebbe invece dovuto fare il padre (separato dalla madre). All’epoca dei fatti l’uomo visse con i genitori e il giudice impose il pagamento ai nonni di 200 dei 350 stabiliti in fase di separazione.
Proprio i nonni paterni si opposero a tale decisione in Appello e decisero di presentare ricorso, anche in quel caso ottenendo praticamente un nulla di fatto. Le condizioni economiche della madre del piccolo non sono comunque migliorate così tanto, senza contare la necessità di un maggior apporto economico, generato da un aumento delle esigenze (il bambino è diventato un adolescente di 17 anni).
La nonna paterna non si arrese comunque alla decisione e in Corte di Cassazione chiese di essere sollevata dall’onere di natura economica. I giudici confermarono però la necessità di ricorrere alla decisione già intrapresa: quando i genitori non mantengono i figli tocca ai nonni farsene carico (articolo 316 codice civile).
Durante l’Appello bis la nonna paterna tentò di nuovo di coinvolgere l’omologa materna, ma senza ottenere dai giudici l’ok tanto atteso. Una lunga diatriba giudiziaria che si è conclusa: le due donne potranno ritrovarsi per una nuova causa (la terza in questo caso ndr), ma dovrà essere essere la nonna paterna a provvedere al nipote, essendosi limitata a sollecitare la nonna materna in maniera tardiva.
La richiesta è stata quindi “non accolta dal giudice, si tratta di una decisione insindacabile“, si legge nelle motivazioni sul caso di Velletri. Confermato quindi il verdetto dei giudici di Velletri: in questo caso è giusto chiamare gli ascendenti, nel caso specifico la nonna, qualora il padre sia inadempiente al sostentamento economico del figlio.
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