Leader Isis ucciso da drone, l’annuncio degli Stati Uniti: qual era il suo ruolo

Khalid Aydd Ahmad al-Jabouri sarebbe morto durante un raid aereo: gli Stati Uniti annunciano la morte di un leader dell’Isis.

Le forze militari americane hanno ucciso Khalid Aydd Ahmad al-Jabouri, leader dell’Isis, accusato di essere il responsabile e la mente degli attacchi avvenuti in Europa. A confermare la notizia è il Comando centrale statunitense che ha fornito qualche dettaglio sull’operazione condotta.

Ucciso in Siria Khalid Aydd Ahmad al-Jabouri
Khalid Aydd Ahmad al-Jabouri ucciso in Siria, cosa è accaduto (ANSA)

Le Nazioni Unite hanno parlato di un gruppo attivo fra Iraq e Siria, composto da 5 a 7mila membri sparsi nei due Paesi, la maggior parte dei quali combatte sul campo. L’uomo sarebbe morto durante un raid con l’utilizzo dei droni.

Chi è il leader ucciso

Un attacco con droni, effettuato dagli Stati Uniti nel nord-ovest della Siria, ha ucciso un membro importante dello Stato islamico a cui spettava il compito di pianificare degli attacchi in Europa. Secondo quanto ribadito dagli USA, Khalid Aydd Ahmad al-Jabouri avrebbe pianificato diverse azioni terroristiche, sviluppando una leadership importante anche nello Stato islamico.

L’uomo è stato ucciso in un attacco avvenuto lo scorso lunedì 3 aprile. In una dichiarazione militare, rilanciata dagli Stati Uniti, si ribadisce che “la sua morte interromperà temporaneamente la capacità dell’organizzazione di pianificare attacchi esterni“. Il luogo dell’attacco con i droni si trova non molto distante dal villaggio di Kefteen, zona attualmente controllata dai ribelli.

La stessa Protezione civile siriana, meglio conosciuta come Caschi bianchi, ha confermato l’evacuazione dell’uomo dalla scena dell’attacco, morto in seguito per le ferite riportate. Non si tratta di un singolo episodio visto che gli Stati Uniti hanno già operato nella provincia di Idlib, zona controllata da membri di al-Qaeda, nello specifico dal ramo dei “Guardiani della religione“. Il gruppo ingloba anche i membri irriducibili di al-Qaeda che si sono staccati da Hayat Tahrir al-Sham, il più forte gruppo di ribelli nella provincia di Idlib.

Durante l’attacco nessun civile è stato ucciso o ferito. A ribadirlo è proprio il CENTCOM, Comando combattente unificato delle forze armate degli Stati Uniti, affermando che il gruppo terroristico “continua a rappresentare una minaccia per la regione e oltre. Sebbene degradato, il gruppo rimane in grado di condurre operazioni all’interno della regione con il desiderio di colpire oltre il Medio Oriente“, si legge in una dichiarazione ufficiale.

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