Dichiarazione dei redditi, il calendario del contribuente: tutte le date da ricordare

Dichiarazione dei redditi, è tempo di 730. Anche quest’anno i contribuenti sono chiamati a tirare le somme: le date da ricordare.

La dichiarazione dei redditi è una tappa fissa nella vita del contribuente che serve a dichiarare entrate e uscite nell’anno in corso in base all’attività lavorativa. Necessaria anche a determinare le imposte e i contributi da pagare. Il CUD ratifica tutto questo, oltre al modulo 730. Nel primo caso deve essere già disponibile a partire dal 16 marzo: lo fornisce il datore di lavoro. Se così non fosse, contattare l’amministrazione di riferimento.

Dichiarazione 730 precompilato 2022
Dichiarazione dei redditi, le date più importanti (ANSA)

Successivamente, una volta acquisito, si può cominciare a parlare di dichiarazione: il periodo per presentarla, e pagare il relativo F24, va dal 30 aprile fino a settembre. Il periodo più caldo è quello da giugno ad agosto. Non solo per una questione di barometro, ma anche perchè si stabilirà un’eventuale dilazione in rate. La possibilità di non pagare la cifra di contributi e tasse in un’unica soluzione agevola il contribuente che, magari, non è riuscito a mettere da parte nel tempo la quota in questione.

Dichiarazione dei redditi, date e scadenze

Tutte queste dinamiche partono dal commercialista: figura importante di riferimento qualora il rapporto con l’amministrazione del luogo di lavoro non sia assiduo e preponderante. In alcuni casi, infatti, il quadro lo fornisce direttamente il reparto amministrativo. In grado di stilare una prima dichiarazione.

730 modello precompilato 2022
Dichiarazione dei redditi, cosa cambia (ANSA)

Solitamente è prassi quando c’è un contratto a tempo indeterminato, per tutto il resto c’è il commercialista. La Partita Iva, infatti, impone un atteggiamento diverso perché scomoda un ambito ancora più dettagliato e complesso come quello della libera professione che ha meno vincoli, ma anche più obblighi. Il libero professionista può avere diversi datori di lavoro, che definisce “clienti”, con i quali si interfaccia spesso e ciascuno gli garantisce un quadro diverso. Sia per i pagamenti che per gli oneri.

Chi non può permettersi un commercialista può recarsi al CAF (Centro Assistenza Fiscale) o ai Patronati che assistono gli utenti nella dichiarazione. C’è tempo e modo, basta rientrare nei periodi elencati per evitare di avere pendenze. Nell’anno di transizione, subito dopo il Covid e prima dell’inflazione, diventa importante. In attesa di una nuova regolamentazione derivante dalla Legge di Bilancio, in particolare per quel che riguarda il futuro delle Partite Iva.

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