Matteo Messina Denaro come garanzia sulla droga: rinvenuto a Marsala un laboratorio dove i boss fungevano da brand per gli stupefacenti.
Matteo Messina Denaro continua a rassicurare tutti. Almeno nell’ambiente della criminalità organizzata il suo nome è ancora una garanzia. Mentre gli inquirenti aspettano che parli e cercano di ricostruire ogni situazione, il boss ex latitante alimenta ancora le velleità di una comunità in espansione: la domanda per la droga è in crescita.
L’offerta deve differenziarsi dando alcune garanzie. Una di queste è la presenza di Messina Denaro e Totò Riina, le loro facce messe sui carichi come memorandum. Per far capire chi ha iniziato tutto. Questo è successo a Marsala, presso un deposito all’ingrosso scoperto dai Carabinieri che fungeva anche da laboratorio e stoccaggio della merce.
Ingenti quantità di cocaina e marijuana. Anche 13 kg di Hashish. Il quantitativo di sostanze avrebbe fruttato più di 200 milioni di euro. Fermato un 28enne, gestore di tutto questo patrimonio. È chiaro che non era da solo, ma questo è il sintomo di una macchina che con l’arresto dell’ex latitante non si è mai fermata.
Per l’uomo è scattata la custodia cautelare, nell’abitazione del 28enne – perquisita a dovere – oltre ad alcune quantità di denaro anche bilancini e macchinari per tagliare la merce. Una vera e propria “dispensa” con gli attrezzi indispensabili. Qualcuno potrebbe pensare a fanatismo, ma la volontà di mettere i volti di Messina Denaro e Totò Riina sui carichi di sostanze è precisa.
Non solo strategia di comunicazione, ma anche un segnale: a Marsala (e non solo) l’impronta di Cosa Nostra è ben visibile. Magari sono cambiati i sistemi, ma le suggestioni sono le stesse. Proprio da queste bisogna ripartire, perchè è evidente che l’ex boss non ha tagliato i ponti con il passato.
Anzi, ci ha costruito le fondamenta per il presente e le premesse per il futuro. Sul patrimonio di Messina Denaro è stato detto (quasi) tutto, ma ancora resta da capire come gestisce questi “fondi”. Perchè a Denaro i soldi continuano ad arrivare: la gestione finanziaria ed economica non si è fermata. Un discorso ancora aperto che potrebbe far più male di ogni certezza emersa finora. Quel volto fa ancora paura, anche perchè – in certi ambienti – resta una sicurezza.
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