Napoli-Eintracht, il giorno dopo. Gli scontri tra tifosi nel corso della partita di Champions hanno segnato anche il Prefetto Palomba.
Napoli-Eintracht, gli scontri di Piazza del Gesù prima della partita di Champions League sono ancora sotto gli occhi di tutti. Il giorno dopo è tutto più netto e disarmante. Il Prefetto di Napoli Claudio Palomba chiarisce pubblicamente quello che è successo nel corso della gara, ma soprattutto prima e dopo. Atti di guerriglia che hanno scosso la comunità in toto e hanno messo l’Italia in una posizione critica.
Le voci della stampa tedesca su una possibile complicità degli ultras dell’Atalanta per quanto riguarda la vendita dei biglietti non sono state messe a tacere. Il Prefetto Palomba, però, chiarisce un altro punto importante: “Io e i nostri collaboratori siamo riusciti a fare in modo che le due tifoserie non siano venute a contatto. È normale che la gente si concentri solo sui fatti di 15 minuti di Piazza del Gesù, sono state azioni ostili, ma abbiamo contenuto al massimo i tentativi di avvicinamento”.
In definitiva la situazione è stata contenuta il più possibile, anche se dalle immagini che arrivano sembra il contrario: la verità, però, sottolinea il Prefetto Palomba è che queste persone sono entrate come turisti. “Hanno acquistato un pacchetto che era stato messo in vendita da novembre”. Quindi anche la situazione in riferimento a coloro che potevano avere il DASPO (Divieto di Accesso alle manifestazioni Sportive) cessa di esistere nel momento in cui queste persone scelgono di rimanere fuori e ingaggiare un tipo di guerriglia urbana.
“Il dispiegamento di forze è stato massimo, abbiamo contenuto il vulnus degli scontri ma le manovre di avvicinamento sono cominciate addirittura 24 ore prima. Già dall’hotel dove alloggiavano, per poi andare oltre. I nostri uomini – Forze dell’Ordine e collaboratori – hanno fatto in modo che la situazione non degenerasse ulteriormente”. I toni, dunque, sono quelli di sfida.
A cogliere “di sorpresa” le autorità – come si evince dal dibattito in diretta a Storie Italiane su Raiuno – è stata la doppia strategia degli ultras di Francoforte: “Non è possibile vietare ai tedeschi di venire a Napoli”, affermazioni in riferimento al fatto che il divieto era (ed è) in ambito calcistico. Restrizioni in funzione dei turisti non ce ne sono state: “Se queste persone acquistano dei pacchetti – conclude e sottolinea il Prefetto – che sono in vigore già da novembre, non potevamo immaginare una situazione del genere”.
Una doppia veste che ha deviato le strategie. Le conseguenze restano e questo, al netto dei pericoli contenuti, apre un precedente increscioso su cui riflettere. Si torna a parlare di hooligans e guerriglia urbana. Se il Napoli fa la storia sul campo, per le strade di Napoli sembra di essere tornati indietro nel tempo. Quando la passione calcistica era solo un pretesto.
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