Mattarella%2C+insulti+su+Facebook%3A+haters+condannati%2C+come+sconteranno+la+pena
freeit
/2023/03/14/mattarella-insulti-su-facebook-haters-condannati-come-sconteranno-la-pena/amp/
Politica

Mattarella, insulti su Facebook: haters condannati, come sconteranno la pena

Published by
Andrea Desideri

Sergio Mattarella vittima dell’odio online. Non è il solo, anche Liliana Segre può “vantare” un simile primato: condannati gli haters.

Sergio Mattarella tra le personalità prese maggiormente di mira sul Web. Il Presidente della Repubblica è una delle cariche politiche più stimate a livello collettivo: l’unico che non ha perso smalto e rappresentanza con la crisi di valori che attanaglia la politica. Alle urne vince l’astensionismo, ma la figura di Mattarella non è in discussione: il solo in grado di mettere tutti d’accordo.

Mattarella, condanne per gli haters del Presidente della Repubblica (ANSA)

Non è cosa da poco, visti i tempi che corrono. Questa la voce di popolo che, però, si spegne una volta che si arriva in Rete. Sul Web esistono sempre – e per chiunque – i bastian al contrario: quelli che devono sempre distinguersi, in peggio, per iniziativa e pensiero. L’Italia resta un Paese libero, ma è pur vero che a ogni azione corrisponde una reazione.

Insulti online a Mattarella: al via le condanne

Allora, Mattarella, essendo vittima di odio online, ha rintracciato coloro che nel gruppo Facebook denominato “Mattarella non è il mio Presidente” lo hanno insultato pesantemente (minacciando anche i suoi cari) e li ha denunciati. Sono arrivate, con il tempo debito, le condanne per queste persone che non potranno più sottrarsi all’esito delle indagini. 9 mesi di lavori di pubblica utilità.

Condannati gli haters di Mattarella (ANSA)

Rischiavano molto di più: l’accusa iniziale era “offesa alla libertà del Presidente della Repubblica”, da 5 a 15 anni. Non una cosa da poco, dunque, Mattarella invita sempre alla prudenza sul Web e altrove. L’odio ha radici profonde che bisogna cercare di debellare con la cultura, ha detto al discorso di fine anno. La cultura della difesa – secondo il Presidente della Repubblica – fa il suo corso tramite la Giustizia.

Dello stesso avviso la Senatrice a vita Liliana Segre, oggetto di insulti reiterati per aver difeso la memoria contro le deportazioni tedesche, di cui è stata vittima. Tanti i nomi additati che rischiano una denuncia. Mattarella ha dato l’esempio, ora tocca agli altri. Anche da dietro un pc, le parole hanno un peso e delle conseguenze che, spesso, non finiscono dentro uno schermo. Non basta arrestare il sistema. Ad arrestarti, talvolta, potrebbero essere gli altri.

Recent Posts

Bonus libri scolastici, l’aiuto da non farsi sfuggire per il 2026

A poche ore dall'approvazione al Senato della Legge di Bilancio spunta una nuova misura destinata…

19 ore ago

Richiamato questo alimento del famoso supermercato italiano, non mangiatelo assolutamente

Il periodo delle festività natalizie è anche quello con il maggior consumo di cibo dell'anno.…

2 giorni ago

Capodanno al gelo per gli italiani, in queste zone si batteranno i denti

Sarà un Natale all'insegna del maltempo in Italia. Anche per il Capodanno, le previsioni non…

3 giorni ago

Alfonso Signorini risponde alle accuse di Fabrizio Corona: guai in vista

Alfonso Signorini risponde alle accuse di Fabrizio Corona affidando la questione ai suoi avvocati, segnalando…

6 giorni ago

Questi prodotti sono a metà prezzo fino a fine anno, l’offerta di Ikea è imperdibile

Preparatevi ad un fine anno ricco di offerte e promozioni. Correte da Ikea: tantissimi prodotti…

1 settimana ago

Controlla il tuo ISEE, nel 2026 in arrivo una valanga di bonus

L'ISEE resterà anche per il 2026 un parametro di riferimento per l'accesso a bonus e…

2 settimane ago