Manuel Costa, delitto e debiti: le cifre dietro l’omicidio dello Chef romano

Manuel Costa, Chef dell’Osteria degli Artisti, morto a causa di un omicidio nei giorni scorsi, è perito a causa di debiti. Gli scenari.

Manuel Costa, fino a poco tempo fa, era noto per essere parente dell’ex concorrente e vincitrice del Grande Fratello Floriana Secondi. Adesso emerge tutt’altro: lui freddato nei giorni scorsi a causa di un regolamento di conti. I motivi sarebbero davvero di natura economica: si sentiva uno Chef Manuel, però, non basta solo lavorare ai fornelli. Bisogna gestire anche il potenziale economico.

Manuel Costa Chef
Manuel Costa, lo Chef assassinato a Roma (Screenshot Instagram)

Per questo si era messo in società con Fabio Giaccio, 43enne campano, reo confesso. L’assassinio per ragioni economiche solleva, però, altre questioni: un giro di 100mila euro, più altri 30mila e ulteriori 5mila tra pubblicità, food blogger e volantini. Una matassa intricata che si colloca in una Roma con più ombre che luci in grado di sovvertire ogni certezza. Inoltre ci sarebbero le intercettazioni a confermare tutto. Un giro particolare, con retroscena inediti.

Manuel Costa, debiti e sogni: le difficoltà dietro l’Osteria degli Artisti

Sembra quasi un film di cronaca nera. Stavolta non c’è il ciak: si parte direttamente e senza scrupoli. Una situazione di cui sembrerebbe fossero a conoscenza tutti, ma nessuno parlava: non abbastanza. Gli scambi di conversazione, invece, avvenivano al telefono: “Noi ci eravamo messi d’accordo che a maggio mi avrebbe dato 100mila euro – dice Costa a un amico, come si legge su Repubblica – mo se ne esce che non me li dà finché non lo metto in condizioni di aprirlo. Io gli ho detto che non è che dipende da me, dipende da te”.

Chef Manuel Costa
Proseguono le indagini sulla morte dello Chef romano (Screenshot Instagram)

Poche certezze, tante promesse. Molte delle quali sarebbero rimaste insolute. Ci potevano essere diversi motivi di attrito fra i due, ma il 43enne campano. Giaccio avrebbe perso la pazienza e non avrebbe avuto più intenzione di assecondare nulla. Il compianto Costa, poi, avrebbe ammesso all’amico: “Mi ha rincastrato il fratello di Fabio, che mi stanno a fa tutte cose e proposte. Te damo i sordi però prima apri il locale. Fra un mese se il locale lo fai funzionare…allora ti diamo i soldi. Io gli ho detto senti: l’ultima volta ha preso, mi ha mollato le chiavi e se n’è andato via”.

Innumerevoli pezzi di un puzzle disordinato. Dietro la morte di Manuel Costa ci sono sospesi e precarietà. Il volto di un’altra Roma, ignorata dai più. Nemmeno la famiglia dello Chef pensava che fosse possibile arrivare a questo punto. Ormai di non ritorno, perchè il ristorante di Manuel resterà solo un sogno. Una suggestione finita troppo presto, tra lacrime e sangue.

Impostazioni privacy