Antonio Conte rischia il posto. Il tecnico del Tottenham in bilico dopo l’eliminazione degli Spurs dalla Champions: gli scenari.
Antonio Conte, il Tottenham ha finito la pazienza. Il pareggio con il Milan e la relativa eliminazione dalla Champions ha aperto ulteriori scenari per quanto riguarda il futuro dell’allenatore. La squadra attualmente è quarta a 4 punti dal Manchester United. Il problema sarebbe nel gioco: il Tottenham sembra non avere il mordente giusto.
Dopo una campagna acquisti importante, i risultati sono a ribasso. Questo Conte lo sa e non si nasconde: la dirigenza non ha gradito la tracotanza del tecnico salentino che pubblicamente ha rivelato come sia stato lasciato troppo spesso solo. Una condizione che l’avrebbe messo in difficoltà, ma la società sembra essere di diverso avviso. Il club non ha risposto alle provocazioni: Conte continua a lavorare.
L’allenatore rispetta il contratto che finisce a giugno, poi si vedrà. E dietro quel “poi” un futuro ancora da capire: l’avvenire è da scrivere, il mercato non manca. Certamente i canoni del mister saranno ridimensionati: niente stipendio faraonico, come ai tempi della prima Juventus e del Chelsea. Una situazione diversa impone anche diverse percentuali.
Tuttavia Conte sa di non aver fatto il massimo: “Alzare l’asticella quest’anno è molto difficile. A fine stagione il club farà le sue valutazioni, potrebbe essere anche che mi mandino via prima della fine”. Un sorrisetto, dopo le dichiarazioni, che sa di beffa. Quasi come se Conte si sentisse di andar via: l’esonero non è contemplato, per adesso.
Il prossimo anno è ancora un rebus, ma Antonio Conte si vede lontano dal Tottenham. E non sembra essere l’unico a pensarla così. Tra pensieri e parole c’è ancora molta differenza: nessuna decisione ufficiale da parte degli Spurs. Prendono tempo che, per Conte, è un lusso. Lavora per migliorare, ma quanto detto nel pre-partita ad Amazon Prime Video resta.
Qualcosa è andato storto: capire cosa è compito della società e il miglior indiziato a prendersi la colpa è proprio l’allenatore. Dove stia la verità è impossibile capirlo, magari tra i troppi punti persi. Questo, però, sarebbe un facile alibi e a Conte le cose facili non sono mai piaciute.
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