Il presidente russo Putin minacciò Boris Johnson con un attacco missilistico durante una telefonata “straordinaria nel periodo precedente all’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca il 24 febbraio scorso”: lo ha detto lo stesso ex premier britannico intervistato dalla Bbc
Putin minacciò di bombardare la Gran Bretagna. Mi disse “ci vorrebbe un minuto”, a proposito di bombardamenti questa rivelazione arrivata dall’ex premier britannico Boris Johnson, ha avuto e continua ad avere in queste ore l’effetto di un’esplosione: mediatica, ma non solo.
I precari equilibri della e nella politica estera potrebbero subire ulteriori contraccolpi. Ma procediamo con ordine e cerchiamo di ricostruire esattamente cosa avrebbe dichiarato Jhonson intervistato dalla Bbc.
Il presidente russo Vladimir Putin avrebbe minacciato Boris Jhonson con un attacco missilistico durante una telefonata “straordinaria nel periodo precedente all’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca il 24 febbraio scorso”. Come detto poco sopra, la stessa notizia è stata dall’ex premier britannico all’interno di un suo intervento per un documentario dal titolo “Putin contro l’Occidente”. In quella occasione, ha aggiunto Jhonson ai microfoni della Bbc, il presidente russo avrebbe dunque anche pronunciato la frase tanto angosciante quanto forte “sarebbe bastato un minuto”. Minaccia reale, oppure no? Per l’emittente è impossibile stabilirlo.
Ma la Bbc ha voluto anche commentare in questo modo la rivelazione sconcertante di Boris Jhonson “visti i precedenti attacchi russi al Regno Unito – l’ultimo dei quali a Salisbury nel 2018 – qualsiasi minaccia da parte del leader russo, per quanto leggera, è probabilmente una minaccia che Johnson non avrebbe avuto altra scelta che prendere sul serio”. All’inizio del febbraio del 2022, prima ancora che il presidente russo palesasse la propria minaccia, Jhonson ebbe una lunghissima conversazione telefonica con Putin, durante la quale l’ex premier britannico avvertì di quelle che sarebbero state le conseguenze della guerra se la Russia avesse invaso l’Ucraina.
Boris parlò delle sanzioni da parte dell’occidente, dell’aumento delle truppe Nato ai confini della Russia Johnson cercò anche di dissuadere Putin dicendogli che l’Ucraina non si sarebbe unita alla Nato “nel prossimo futuro. A un certo punto mi ha minacciato, dicendo: ‘Boris, non voglio farti del male ma, con un missile, ci vorrebbe solo un minutò. O qualcosa del genere, Ma credo che dal tono molto rilassato che aveva, dalla sorta di aria di distacco che sembrava avere, stesse solo giocando con i miei tentativi di convincerlo a negoziare”.
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