Aggiornato da fonti ucraine il bilancio degli attacchi russi di ieri a Dinipro dove è stato colpito anche un condominio. Decine e decine i feriti, tanti i morti. Proclamato il lutto cittadino per 3 giorni
Scene drammatiche, forse divenute sin troppo ricorrenti nello scenario della guerra in Ucraina. È salito a 21 il numero delle persone rimaste uccise nel raid russo di ieri a Dinipro in cui è stato colpito un condominio di diversi piani.
Secondo quanto ha confermato il capo del consiglio regionale, Mikola Lukashuk, tra le vittime ci sarebbe anche un bambino. 73 Invece sarebbero i feriti estratti dalle macerie del palazzo che è quasi completamente crollato. E’ stata la protezione civile a renderlo noto. Inoltre altre 38 persone, tra le quali 6 bambini, risulterebbero illese.
Ma a fronte di parziali buone notizie occorre dire che si cercano ancora 35 persone che mancano all’appello. I soccorritori hanno risposto e ancora rispondono alle richieste di aiuto da parte di persone rimaste intrappolate nelle macerie. Nel bombardamento sono stati distrutti 72 appartamenti ed altri 320 sono stati danneggiati. L’attacco a Dinipro è stato il più grave dei radi lanciati ieri dai russi contro obiettivi civili. E proprio per questo le autorità di Dinipro hanno annunciato tre giorni di lutto in città, a dare la notizia il Consiglio comunale di Dnipro, come riporta Ukrainska Pravda. “Sono stati proclamati tre giorni di lutto per le persone rimaste uccise in un attacco missilistico contro un condominio nella zona residenziale di Peremoha nella città di Dnipro”, riportava il comunicato.
Intanto come riportato anche nella diretta de Il messaggero sulla guerra, l’ambasciatore dell’Ucraina presso la Santa Sede, Andrii Yurash, oggi su Twitter è tornato su quanto affermato ieri in un’intervista a a Sky Tg24 da Andriy Yermak, a capo dell’Ufficio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, e ribadisce il “grande apprezzamento da Kiev del supporto permanente all’Ucraina da parte del Papa e dell’importanza che ci sia presto una sua visita nel Paese come un vero passo verso l’installazione della pace. Penso che sia giunto il momento per il Papa di visitare l’Ucraina e dare così un segnale molto chiaro che è la Russia che deve fermare ciò che ha avviato” aveva dichiarato ieri Yermak”.
E in un video diffuso sui social, il presidente ucraino Zelensky ha mostrato le macerie di Dinipro “Memoria eterna a tutti coloro le cui vite sono state prese dal terrore russo! Il mondo deve fermare il male. La rimozione dei detriti a Dnipro continua. Tutti i servizi funzionano. Stiamo combattendo per ogni persona, ogni vita. Troveremo tutti i coinvolti nel terrore. Tutti saranno ritenuti responsabili. Al massimo“, queste le sue parole su Twitter.
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