TikTok nei guai: Copasir indaga sul social | Dati sensibili condivisi con il governo

L’indagine di Copasir fa tremare TikTok. Il social network cinese potrebbe condividere i dati sensibili di aziende private e utenti con il governo. Dopo gli Usa l’allarme arriva anche in Italia

Il social network TikTok è sotto la lente d’ingrandimento del Copasir – Comitato parlamentare sulla sicurezza della Repubblica – che ha aperto un’indagine conoscitiva sulla piattaforma cinese a causa di possibili infiltrazioni del governo cinese sui dati sensibili degli utenti.

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Tikok nei guai: il social cinese sotto osservazione dal Copasir (Ansa)

Dopo che gli Stati Uniti d’America avevano lanciato l’allarme sulla pericolosità dei dati sensibili su TikTok con il divieto predisposto da dicembre e l’indicazione da parte dell’Fbi che spiega come la piattaforma social sia un “elemento che mette a repentaglio la sicurezza nazionale degli Usa”, ora anche l’Italia alza le antenne.

L’obiettivo del Copasir è analizzare i pericoli e le capacità di infiltrazione della piattaforma in modo da tenere sotto controllo potenziali minacce. A la Repubblica una fonte interna ai servizi di intelligence italiani ha spiegato che: “Il rischio è doppio. Il governo cinese potrebbe sfruttare i profili TikTok per influenzare le elezioni”.

Allarme su TikTok: così il governo potrebbe sfruttare i profili degli utenti a suo vantaggio

Come riporta anche Open, la fonte di intelligence italiana racconta in merito al social sotto indagine: “Il regime cinese potrebbe sfruttare i profili TikTok per campagne di influenza e propaganda durante le elezioni, come successe nel 2018 con Cambridge Analytica e gli account di Facebook. Oppure potrebbe controllare gli spostamenti e compiere attacchi contro singole persone. Lo possono fare”.

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TikTok nei guai: dati sensibili al centro dell’indagine del Copasir (Ansa)

A preoccupare maggiormente il Comitato parlamentare sulla sicurezza della Repubblica – Copasir – è il sottile confine tra le aziende private cinesi e governo di Pechino. La paura è che il social network cinese possa divulgare illegalmente i dati sensibili degli utenti con lo Stato centrale. Questo confine è molto labile perché, come ha spiegato la fonte: “Apparentemente non si vede. Quando lo scopri, è troppo tardi”.

Per ovviare a ciò, il Copasir ha deciso, così come ha già fatto l’Fbi negli Usa dallo scorso dicembre, che l’allarme che arriva dalla Cina non può essere ignorato. L’amministrazione Biden è da ormai due anni che sta trattando con TikTok. Nel frattempo, diversi  sono stati i Paesi che avevano già deciso di proibire l’uso del social sui dispositivi elettronici governativi.  Come ultima spiaggia se non si dovesse trovare un punto di incontro con la piattaforma non è escluso che in futuro l’App non possa essere vietata anche dai dispositivi dei privati cittadini.

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