I due fidanzati sono stati uccisi barbaramente in Inghilterra. Per il duplice omicidio è stato accusato e posto agli arresti Andrea Cardinale, 21enne palermitano. Rimane avvolto nel mistero il movente
Per il duplice omicidio dei due fidanzati massacrati in Inghilterra c’è un colpevole. Si chiama Andrea Cardinale, un ragazzo 21enne di origini palermitane arrestato per la morte di Nino Calabrò (26 anni) e Francesca Di Dio (20 anni). Le due vittime sono state uccise in casa, in una piccola cittadina nella contea del North Yorkshire. Dal giorno del doppio delitto emergono sempre più dettagli inquietanti anche se non è ancora chiaro il movente che ha portato l’assassino ad agire.
Tra i molti dettagli emersi nelle ultime ore, ce ne uno che potrebbe far luce su quanto accaduto: sarebbe stato il padre del killer a far trovare agli investigatori i corpi delle vittime. Secondo una prima ricostruzione, il papà di Cardinale, dopo che il figlio non rispondeva al cellulare si sarebbe diretto in Inghilterra.
Arrivato a casa di uno delle vittime, Nino Calabrò, amico di Andrea Cardinale, l’uomo trova corpi senza vita dei due fidanzati. Scioccato da quanto visto e in preda al panico contatta un amico poliziotto che lavora alla Questura di Milano. Quest’ultimo allerta i colleghi dell’Interpol del Servizio Cooperazione internazionale di Polizia, che intervengono immediatamente.
Dalle indagini sul caso parrebbe che l’assassino della coppia di fidanzati, Andrea Cardinale, soffrisse di problemi psichici. In passato il 21enne siciliano aveva condiviso la casa con Nino Calabrò, uno delle due vittime. Ed era stato proprio quest’ultimo ad aiutare l’amico nella ricerca di un lavoro.
Nel frattempo, dopo il duplice omicidio davanti all’abitazione di Thornaby-on-Tees, dove è avvenuto il delitto sono stati lasciati alcuni mazzi di fiori dai vicini. Intanto i genitori di ambedue i fidanzati sono volati in Inghilterra. In Sicilia tutti sono scioccati dalla notizia appresa e il parroco, Michele Iorio, è costantemente in contatto con i genitori.
Come riporta La Repubblica, una lunga lettera è stata scritta dal predecessore dell’attuale parroco della comunità siciliana, Padre Alfonso Bruno, nella quale descrive la vita della famiglia Calabrò e del giovane Nino. “Nino si era trasferito in Inghilterra da circa tre anni, per costruirsi un avvenire lavorativo alternativo. Non conoscevo Francesca, la sua ragazza, che lo aveva raggiunto in questi giorni per trascorrere il Natale con lui. Le loro giovani vite spezzate tragicamente da un violento destino non mi lasciano indifferente e credo che il loro amore, sincero, rimarrà fissato nell’eternità. Con l’attuale parroco, Padre Michele Iorio, stiamo condividendo il dolore di tutta una comunità parrocchiale, travolta da questa notizia”.
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