La guerra in Ucraina vede la Russia continuare ad attaccare dai cieli: perché i missili Patriot concessi dagli Stati Uniti sono un’ottima notizia per Zelensky. Tutti i dettagli.
La visita del leader ucraino negli USA è un segnale evidente di come il conflitto non si sia ancora concluso, così come dei messaggi rilanciati in diretta tv mondiale. L’Ucraina combatte da mesi contro i russi, ora però c’è un dettaglio che emerge chiaramente dalle parole del capo politico di Kiev.
Volodymyr Zelensky ha partecipato al Congresso, attaccando le “primitive tattiche belliche della Russia. Contro ogni probabilità, l’Ucraina non è caduta. Vive ancora e combatte. Non ci arrenderemo mai“, ha assicurato il leader politico intervenuto dagli Stati Uniti.
A parlare durante la visita americana di Zelensky è Joe Biden. Il presidente americano ha fatto gli onori di casa e analizzato la guerra fra Ucraina e Russia. “Onoriamo il miracolo senza tempo di un piccolo gruppo di guerrieri che combattono per i propri valori contro un nemico molto più grande. Quella storia di resilienza mi ricorda l’Ucraina. Anche nei giorni più bui dell’anno, la luce prevarrà sempre“, ha ribadito il capo politico della Casa Bianca.
Il leader politico statunitense ha dichiarato di voler stare al fianco dell’Ucraina, con tanto di aiuti militari importanti come i missili Patriot. “Ciò che il presidente Zelensky e il popolo ucraino hanno realizzato è importante per il mondo intero. Insieme, gli Stati Uniti e l’Ucraina manterranno viva la fiamma della libertà. Quella luce – ancora una volta – prevarrà sulle tenebre“, ha ribadito ancora una volta Biden.
Gli Stati Uniti hanno intanto annunciato l’invio del sistema missilistico di difesa Patriot in Ucraina. Serviranno circa 90 militari che seguiranno a loro volta un periodo di addestramento. Il sistema Patriot è composto da otto lanciatori, un radar e una stazione di controllo. Ogni lanciatore può sparare quattro ordigni.
Serviranno circa quattro mesi per l’addestramento, ma la situazione potrebbe essere più breve del previsto, specialmente visto il conflitto in corso. La necessità è quella di accelerare il più possibile, anche in questo caso. Fatto sta che il sistema può colpire ad una distanza compresa fra 30 e 160 chilometri, un fattore non da poco che entra in scena durante la guerra in Ucraina. Il sistema ha bisogno di un lavoro di squadra e per Zelensky sarebbe decisivo per il prosieguo del conflitto iniziato lo scorso mese di febbraio.
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