Argentina, Buenos Aires nel caos: due morti tra la folla alla festa post Mondiale – VIDEO

Una mobilitazione di massa a Buenos Aires in onore dei campioni del mondo, la più grande nella storia del Paese secondo quanto affermano le principali testate locali. Più di quattro milioni di persone si sono riversate nel centro della città per salutare la Nazionale argentina di ritorno dal Qatar. Due vittime accertate. 

Una folla talmente strabordante che ha impedito al pullman che trasportava gli eroi del Qatar, con Lionel Messi in testa, di raggiungere l’obiettivo iniziale prefissato dalla Federcalcio argentina.

Argentina, Buenos Aires nel caos: un morto tra la folla alla festa post Mondiale

Il presidente della Federcalcio argentina, Claudio ‘Chiqui’ Tapia, si è scusato per non aver potuto raggiungere i tifosi che aspettavano la ‘Seleccion’ nel centro di Buenos Aires.Le forze di sicurezza che scortano la squadra non ci permettono di raggiungere i tifosi che sono all’obelisco. Non ci permettono di avanzare ulteriormente. Chiediamo scusa a nome di tutti i giocatori campioni. Un peccato“, ha scritto Tapia in un messaggio sul proprio profilo Twitter.

Una marea umana, i media locali parlano di 4 milioni di persone, ha impedito al pullman che trasportava la squadra di proseguire dopo soli 15 chilometri previsti dal percorso iniziale. Durante il percorso la passione dei tifosi ha toccato punte mai viste con due tifosi che si sono lanciati da un ponte per saltare sul bus scoperto che trasportava i giocatori. Lontano da Buenos Aires è finita in tragedia. Una vittima accertata nella capitale. Nel corso della folle festa anche un altro ragazzo, un 22enne ha perso la vita soffocato dalla bandiera che aveva al collo rimasta impigliata nella ruota del motorino.

Buenos Aires nel caos. Squadra costretta a lasciare il bus e salire sugli elicotteri

Uno dei due tifosi, come si vede in un vido pubblicato su Twitter, non ha centrato il bus volando per terra. I giocatori sono stati costretti a ricorrere a tre elicotteri per raggiungere e sorvolare l’obelisco com’era previsto dal programma dei festeggiamenti.

L’Argentina è un sentimento che non posso contenere” ha iniziato a intonare la folla riunita attorno all’obelisco del centro di Buenos Aires nel momento in cui la ‘Seleccion’ campione del mondo sorvolava le loro teste a bordo di tre elicotteri. La squadra è stata quindi prelevata con un’operazione d’emergenza. Gli elicotteri sono stati fatti atterrare al lato dell’autostrada prima di sorvolare l’obelisco per un saluto simbolico.

Una festa assolutamente caotica che ha chiaramente oltrepassato i limiti di una pianificazione e di un’organizzazione approssimativa che non ha tenuto conto dell’euforia incontenibile della popolazione. A scortare la squadra lungo il tragitto previsto inizialmente e compiuto a passo d’uomo per una quindicina di chilometri era una colonna di decine di blindati, volanti e motociclette.

Le forze dell’ordine hanno circondato inizialmente il pullman facendo passo tra la marea umana, ma dopo una quindicina di chilometri il cordone di agenti che separava la squadra dai tifosi è stato letteralmente inghiottito dalla folla. Al di là del caos e del finale imprevisto la squadra ha vissuto la celebrazione come una festa.

Tra i dettagli colti dalle telecamere mentre i giocatori erano ancora sul pullman anche quello di un Messi sorridente ed euforico seduto insieme al suo gruppo di amici più stretti della Seleccion (Di Maria, Paredes, De Paul e Otamendi) bevendo da una bottiglia di plastica tagliata a metà la bevanda che qui è più in voga tra i giovani quando vogliono salire di giri. Si tratta del classico Ferné, quasi un sinonimo di festa per gli argentini, composto da Fernet Branca mischiato con Coca Cola.

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