Omicidio Paolo Stasi, stretta sui due ragazzi indagati | Le ultime sulle indagini

Resta ancora un mistero il motivo dell’omicidio di Paolo Stasi. Ucciso lo scorso 9 novembre a Francavilla Fontana, i carabinieri però concentrano le indagini su due amici del 19enne, i presunti killer ed i legami con la vittima.

32 giorni fa, Paolo Stasi veniva ucciso. Era il 9 novembre quando il ragazzo, aveva soltanto 19 anni, veniva freddato con due colpi di Pistola sull’uscio di casa a Francavilla Fontana, provincia bi Brindisi.

Omicidio Paolo Stasi due indagati
Omicidio Paolo Stasi, ci sono due indagati. Foto facebook

Un proiettile lo centra al torace. Stasi che viveva con la famiglia, viene soccorso dalla madre e dal padre, che però non possono fare nulla per salvarlo. Un delitto quello del giovane Paolo, che sconvolse e ancora sconvolge una comunità intera.

Da quel terribile giorno è dunque trascorso un mese e poco più. Sconosciuto ancora il movente del delitto, eppure le indagini degli uomini dell’Arma vanno verso una precisa direzione: il cerchio si stringerebbe attorno a due ragazzi. Si tratterebbe di un minore di 17 anni; l’altro invece di anni ne avrebbe 19. Quest’ ultimo sarebbe anche amico della vittima. Sarebbero tutti e due indagati per concorso in omicidio volontario, aggravato dalla premeditazione e dai futili motivi.

Morte Paolo Stasi: chi sono i due indagati

Chi sono dunque gli indagati? Come hanno fatto i carabinieri ad arrivare a loro? le telecamere di sorveglianza che sono montate vicino l’abitazione dove viveva Paolo Stasi in via Occhibianchi, avrebbero fornito uno sprint importante all’attività investigativa. I ragazzi indiziati dell’omicidio sono entrambi di Francavilla Fontana e come scritto poco sopra, il diciannovenne sarebbe stato un amico della giovane vittima.

Entrambi sarebbero coinvolti nel del delitto, ma avrebbero avuto un ruolo diverso nella dinamica: soltanto uni di loro infatti avrebbe esplosi i colpi. L’altro invece, stando a quello che ipotizzano gli investigatori, avrebbe attirato Paolo in una trappola. Le indagini sono affidate al comando provinciale di Brindisi, coordinate dal pm della Procura brindisina Giuseppe De Nozza, e dal pm della Procura minorile di Lecce Paolo Guglielmi.

Omicidio Paolo Stasi, due indagati
Omicidio Paolo Stasi, due indagati. Foto Facebook

Paolo Stasi, lo ricordiamo è stato ammazzato intorno alle ore 18 dello scorso 9 novembre. I due ragazzi proprio a quell’ora sarebbero stati visti nei pressi dell’abitazione del ragazzo. Uno dei due, il più grande, era solito frequentare l’abitazione della vittima, eppure stando a quanto ricostruito fino ad oggi, dopo la morte dell’amico sarebbe sparito nel nulla. A raccontarlo sarebbero stati anche i genitori del povero Paolo, mamma Nunzia  e Papà Pino. Soltanto due settimane fa, la madre di Paolo Stasi, su Facebook aveva postato un messaggio di insulti contro quel ragazzo, ora indagato.

Paolo Stasi, da un mese l’amico indagato non frequentava più casa della vittima.

Il minorenne e il 19enne sarebbero attualmente indagati a piede libero, e la notizia sulla loro identità si sarebbe però diffusa in paese. Dal giorno della morte di Paolo si rincorrevano le voci su quello che tutti definiscono e definivano un bravo ragazzo, che a luglio scorso si era diplomato all”Alberghiero di Ceglie Messapica, e che secondo alcuni  era capitato, inconsapevolmente, in un brutto giro.

La pista seguita era ed è  anche  quella della droga. È in questo ambiente che si cercherebbe  il motivo della morte di Paolo. Per gli inquirenti si tratterebbe di un futile motivo, forse uno sgarbo che non gli sarebbe stato perdonato e che Poalo avrebbe pagato con la vita. L’arma del delitto, in ogni caso, non è ancora stata trovata e quella sequestrata la settimana scorsa è nelle mani dei Ris di Roma, anche se dai primi riscontri sembra estranea al delitto.

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