Minacce Giorgia Meloni, parla l’autore delle frasi shock | Il motivo di tanta violenza

Si chiama Sacha Lupo, ha 27 anni ed è originario di Rosolini, in Sicilia, l’autore delle minacce via twitter al presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Al suo avvocato ha raccontato la sua paura, ora di andare in prigione. 

Il giallo è stato risolto, ora l’augurio delle forze dell’ordine è che il leone da tastiera che ha pesantemente minacciato su twitter il presidente del Consiglio, abbia imparato la lezione.

Minacce alla Meloni, preso l'autore
Minacce alla meloni, preso l’autore. Ecco chi è. Foto Ansa

Trovarlo non è stato poi così difficile, perchè Sasha Lupo il cui nickname è o era Sashamanexi 1, aveva usato per il suo profilo una foto originale. Quindi gli investigatori lo hanno agevolmente rintracciato e una volta raggiunto hanno perquisito la sua abitazione, requisito il pc e il cellulare.

Ma Andiamo con ordine e cerchiamo di capire chi sia esattamente l’autore di quelle minacce pesanti, di quelle parole violente che hanno avuto per bersaglio la premier Meloni, ma anche la piccola figlia Ginevra. Dietro a tutto, la paura di Sasha di perdere il reddito di cittadinanza. Perchè da quando il governo si è insediato ha reso di fatto operativi i temi cavalcati in campagna elettorale, Rdc via dalla fine del 2023 e dal prossimo anno potrà essere percepito al massimo per 8 mesi, anzichè 12. E poi chiunque venga raggiunto da una proposta di lavoro e non dovesse accettarla, verrebbe di fatto immediatamente estromesso dal sussidio di stato.

Minacce Meloni, chi è l’autore: Sasha Lupo 27enne siciliano

Ecco, movente di quelle minacce, dietro a quella tastiera per il momento resa in offensiva, c’è un giovane di 27 anni, originario di Rosolini, in Sicilia, provincia di Siacusa. Tatuaggi tribali sulle braccia, nel 2014 ha avuto un procedimento penale per spaccio di droga. I suoi genitori sono separati, la madre è cassiera all’interno di un supermercato. Sasha in vita sua ha frequentato poco o niente il lavoro. Ha una lieve handicap fisico e vive nella stessa casa della madre.

A difendere Sasha Lupo, l’avvocato Giovanni Giuca che al Corriere della Sera ha raccontato come il suo assistito, dopo l’incontinenza verbale arrivata fino alle minacce di morte, ieri al momento dell’arrivo delle forze dell’ordine fosse diventato improvvisamente un agnellino “Adesso, avvocato, andrò a dormire in galera? Sono pentito di quello che ho fatto, i giornalisti m’inseguono, non mi aspettavo tutto questo clamore. Ma ero proprio terrorizzato dall’idea che la Meloni mi togliesse il reddito di cittadinanza, questo pensiero mi ha fatto perdere il lume della ragione”.

Minacce alla meloni, preso l'autore
Minacce alla premier Meloni, preso l’autore. Foto Ansa

Sempre al noto quotidiano, il legale ha raccontato che Sasha, diploma professionale, un tempo consegnava le pizze, poi avrebbe perso il lavoro. Il reddito di cittadinanza lo aveva già percepito, per 18 mesi. Il ragazzo prendeva  500 euro mensili, dallo scorso ottobre aveva inoltre ottenuto il rinnovo, dopo una sospensione che lo aveva molto innervosito.  Gli uomini della Digos di Siracusa, diretti da Guglielmo La Magna e quelli della Polizia postale della Sicilia orientale, agli ordini di Marcello La Bella, al momento della perquisizione in casa non hanno trovato armi. Secondo gli investigatori infatti, quella di Sasha sarebbe una famiglia per bene. Da qui la speranza, che il folle e vile gesto possa essere servito a colui che ha minacciato il presidente del Consiglio,  davvero da lezione.

Sasha Lupo al suo avvocato “Sono pentito di quello che ho fatto”

“Sono pentito di quello che ho fatto. I giornalisti m’inseguono, non mi aspettavo tutto questo clamore”, avrebbe sottolineato  di nuovo  al Corriere della Sera l’avvocato Giovanni Giuca. Sasha Lupo sarebbe inoltre rimasto sorpreso  dalla presenza degli agenti di polizia in casa sua, anche se avrebbe mostrato estrema collaborazione al momento della perquisizione. Quasi a voler cancellare di quale reato si fosse macchiato soltanto qualche ora prima?

Perchè le sue parole pubblicate attraverso twitter erano state davvero violente e imperdonabili. La politica tutta, compresa quella delle opposizioni, aveva immediatamente mostrato solidarietà alla premier Meloni e contemporaneamente aveva chiesto di abbassare i toni del dibattito intorno al reddito di cittadinanza. Lo stesso capo del M5S Giuseppe Conte aveva condannato senza se e senza ma, queste frasi di Sasha Lupo “Finiscila co sta cosa di togliere il reddito di cittadinanza sennò ti ammazzo…non scherzo, mi faccio 40 anni di carcere almeno mangio. Ripeto ammazzo te e tua figlia”. 

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