Juventus, perché rischia la retrocessione in Serie B: la confessione dell’avvocato Grassani

Juventus senza precedenti: l’inchiesta sulla Vecchia Signora potrebbe portare a conseguenze gravissime. La confessione dell’avvocato Grassani.

Juventus, fino alla fine, ma per alcuni l’epilogo sembra essere più vicino di quanto si creda. Parola dell’avvocato Grassani che ha fatto sobbalzare i tifosi bianconeri sulla sedia: il motivo è sempre legato all’indagine Prisma partita dalla Procura di Torino. Le accuse di falso in bilancio pesano come un macigno.

Juventus confessione Grassani
Juventus, la confessione di Grassani (ANSA)

La Juve non è la prima volta che si trova impantanata con la Giustizia: il precedente illustre è Calciopoli. Stavolta è più grave: le motivazioni le spiega il noto legale ai microfoni di Radio Anch’io Sport e parla di un’intelaiatura accusatoria senza precedenti. “Tutto studiato al millimetro”.

Juventus, peggio di Calciopoli: cosa rischia la società

Segno che le conseguenze potrebbero essere particolarmente invalidanti. In gioco, qualora non fosse chiaro, c’è il destino della società ma anche della squadra. Rischia la retrocessione, ma anche altro. Più grave del previsto la situazione. Il legale Grassani non va tanto per il sottile: “L’articolo 31 comma 2 stabilisce che, in caso di alterazioni di documenti, vale a dire scritture private che posticipino i pagamenti degli stipendi, scatta una serie di violazioni disciplinari che può portare a determinate penalizzazioni”.

Juventus retrocessione
La Vecchia Signora rischia di retrocedere (LaPresse)

In gioco, dunque, c’è la credibilità della stessa società che potrebbe vedersi revocare anche il titolo di Campione d’Italia di due anni fa e la conseguente retrocessione in Serie B. “La Giustizia Sportiva ha tempi brucianti”, sottolinea Grassani. Se l’iter dovesse procedere così speditamente le prime conferme – in un senso o nell’altro – dovrebbero scattare al termine di questa stagione.

Quindi, in termini giudiziari, qualora venissero appurate le accuse, le conseguenze scatterebbero immediatamente. La Juve comincia una corsa contro il tempo: prima mossa dimissioni del CDA, era già successo nel 2006 con Moggi, Giraudo e Bettega. Sensazione di dejavù che non piace ai tifosi.

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