Guerra Ucraina Russia, Mosca propone la mediazione | La risposta di Biden

La guerra in Ucraina vede la Russia proporre un nome per la mediazione: Mosca lancia una risposta agli Stati Uniti. Il governo di Kiev risponde stizzito. Cosa sta accadendo. 

Le forze russe avrebbero intanto colpito la città di Zaporizhzhia. Ad annunciarlo è il sindaco Anatoly Kurtev con un messaggio su Telegram. “A seguito dell’attacco nemico, la costruzione dell’oggetto infrastrutturale è in fiamme. L’onda d’urto ha fatto saltare le finestre delle case vicine“, ha spiegato il primo cittadino.

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Guerra Ucraina Russia, Biden detta precise condizioni a Putin | La risposta di Mosca

Il primo ministro finlandese Sanna Marin ha invece chiesto all’Europa di costruire le proprie capacità di difesa sulla scia della guerra in Ucraina. Marin ha dichiarato che senza l’aiuto degli Stati Uniti tutto questo non sarebbe “abbastanza resiliente“. Nel frattempo da Mosca chiedono John Kerry come possibile mediatore, pur facendo le dovute precisazioni.

Guerra Ucraina Russia, Biden pronto a parlare con Putin | La mossa non piace a Kiev

Dopo l’incontro fra Emmanuel Macron e Joe Biden emerge una iniziativa comune. Si tratta di una conferenza internazionale che si terrà a Parigi il prossimo 13 dicembre. Nel frattempo, invece, il segretario di Stato Antony Blinken ha spiegato a Macron il progetto per fornire generatori e altro materiale elettrico al governo di Kiev.

La possibile apertura di un dialogo con la Russia sembrerebbe invece trovare il diniego di Mosca, almeno per il momento. “Voglio misurare bene le parole. Io sarei felice di sedermi al tavolo con Putin, dopo essermi consultato con i nostri alleati della Nato, per discutere di pace, sempre se e solo se gli ucraini sono pronti a farlo. Ma Putin non sta mostrando alcun segnale di vera disponibilità“, ha spiegato Biden.

Dall’inizio della guerra l’esercito ucraino ha perso fino a 13mila soldati. Ad annunciarlo è il consigliere presidenziale Mykhailo Podolyak, citato da Ukrinform. “Abbiamo stime ufficiali dello Stato Maggiore e stime ufficiali fornite dal Comandante in Capo Supremo. E vanno da 10 a 12,5-13mila morti. Stiamo parlando apertamente del numero di morti“, ha ribadito.

Intanto Podolyak non ha preso bene quanto sta accadendo e lo dichiara apertamente sui social. “L’annuncio del presidente RF come Maestro della Galassia è il prossimo, come Kim Jong-un. Il mondo funziona diversamente: niente Ucraina senza Ucraina“, si legge su Twitter. L’Ucraina vuole essere infatti parte attiva nei possibili e tanto attesi negoziati di pace che, al momento, stentano ad arrivare.

Ucraina, Zelensky annuncia diverse novità | VIDEO

Volodymyr Zelensky ha rilanciato il consueto videomessaggio notturno per parlare delle ultime novità sul conflitto. “Garantiremo la completa indipendenza al nostro stato. In particolare, l’indipendenza spirituale. Non permetteremo mai a nessuno di costruire un impero dentro l’anima ucraina.Oggi si è tenuta una riunione del Consiglio nazionale per la sicurezza e la difesa. L’incontro in cui abbiamo esaminato numerosi fatti di collegamento di alcuni circoli religiosi in Ucraina con lo stato aggressore“, ha ribadito il presidente ucraino.

Il Consiglio Nazionale di Sicurezza e Difesa ha incaricato il Governo di presentare alla Verkhovna Rada un disegno di legge. L’idea è quella di rendere impossibile l’operare in Ucraina alle organizzazioni religiose affiliate ai centri di influenza della Federazione Russa“, commenta Zelensky.

La questione tocca anche aspetti religiosi, cosa non secondaria anche durante il conflitto. “Garantire la verifica della presenza di motivi legali e il rispetto delle condizioni di utilizzo da parte delle organizzazioni religiose della proprietà ubicata sul territorio della Riserva Storica e Culturale Nazionale di Kyiv-Pechersk. Tutti gli organi responsabili della sicurezza nazionale devono intensificare le misure per individuare e contrastare le attività sovversive dei servizi speciali russi nell’ambiente religioso dell’Ucraina“, commenta il capo politico di Kiev in video.

La situazione è chiara e adesso l’Ucraina vuole ribadire quanto già espresso. “Bisogna elevare lo status. È necessario rafforzare le capacità del Servizio dello Stato per l’etnopolitica e la libertà di coscienza. Sarà riformata questa struttura, che le permetterà di tutelare realmente i diritti e gli interessi legittimi degli Ucraini e dello Stato. Con queste ed altre decisioni, garantiamo l’indipendenza spirituale dell’Ucraina“, conclude Zelensky.

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